La Stampa, 22 novembre 2015
Per i documenti trafugati in Vaticano gli imputati sono cinque
La sorpresa è che gli imputati per le carte trafugate in Curia sono 5 e non 4. La chiave di lettura è in una parola: «pressioni». Notificati i rinvii a giudizi per Vatileaks, martedì ci sarà la prima udienza del processo al prelato Vallejo Balda, ai suoi collaboratori laici (Francesca Chaouqui e Nicola Maio), a Emiliano Fittipaldi e Gianluigi Nuzzi, autori dei libri coi documenti rubati. La magistratura contesta il reato di associazione per delinquere: «Sodalizio criminale per divulgazione di interessi fondamentali». Fittipaldi e Nuzzi «sollecitavano ed esercitavano pressioni, soprattutto su Vallejo Balda, per ottenere documenti che poi in parte hanno utilizzato per la redazione di due libri usciti a novembre».
Corvi alla sbarra in Curia
Notizie «illegittimamente procurate» attraverso reati «commessi nella Città del Vaticano, dal marzo 2013 al 5 novembre 2015». In Vaticano osservano che in dibattimento verrà chiarito in cosa consistono le «pressioni» e che dalle prove raccolte dagli inquirenti potrebbero bastare poche udienze per arrivare alla sentenza. «Si valuterà se le accuse sono proporzionate», spiega il portavoce Federico Lombardi. «Non ho mai esercitato pressioni su nessuno, è un modo rozzo di spostare l’attenzione dalle rivelazioni imbarazzanti», ribatte Gianluigi. Nuzzi.
E aggiunge: «Per fortuna i rapporti con le mie fonti sono documentati e se necessario li renderò pubblici. Ma è un segreto di Stato far sapere chi vive gratuitamente in 500 metri quadri o come viene usato l’obolo di San Pietro? Non rinuncio al dovere di giornalista». L’inquietante riferimento a documenti che non sono stati pubblicati e il nome del quinto imputato, Nicola Maio, collaboratore di Vallejo Balda nell’ambito della Commissione d’inchiesta Cosea e come lui vicino all’Opus Dei, originario di Benevento dove è nato 37 anni fa, sono gli elementi di maggior interesse del decreto di rinvio a giudizio firmato dal presidente del Tribunale, Giuseppe Dalla Torre. Il decreto differenzia le posizioni degli inquisiti.
Vallejo Balda, Chaouqui e Maio sono perseguiti perché «si associavano tra loro allo scopo di commettere più delitti di divulgazione di notizie e documenti concernenti gli interessi fondamentali della Santa Sede e dello Stato». Mentre tutti gli imputati e dunque anche i giornalisti dovranno rispondere di un altro reato: essersi illegittimamente procurati e aver rivelato notizie e documenti sugli interessi fondamentali della Santa Sede. Accuse gravi nel codice vaticano. Non in Italia.
Screening sui conti interni
I libri presentano i risultati della più minuziosa inchiesta sui conti che sia mai stata condotta Oltretevere. A realizzarla è stato Francesco, affidandosi a consulenti esterni ed estranei.
Un’indagine che doveva restare segreta per sapere quanto denaro c’è e come viene speso, quanti immobili ci sono, quanto realmente valgono e come vengono gestiti, che ruolo hanno le fondazioni e come gestiscono le loro uscite, lo screening minuzioso su tutti i conti dello Ior che ha portato alla chiusura di centinaia di posizioni. Foto dei primi mesi del pontificato. Casi di cattiva gestione, un sottobosco di privilegi e privilegiati, tensioni fra la nuova Segreteria per l’Economia e dicasteri come l’Apsa. Da lì nasce la svolta di Bergoglio in vista del rinnovamento e dell’adeguamento agli standard internazionali. Svolta storica.