Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  novembre 21 Sabato calendario

L’uomo che dovrà gestire la sicurezza durante il Giubileo si chiama Maria Rosaria Maiorino. È il capo dell’ispettorato del Vaticano

È stata in prima linea per tutta la sua carriera, ma l’incarico che ricopre adesso è forse il più difficile. Perché Maria Rosaria Maiorino è il capo dell’ispettorato del Vaticano, il funzionario che dovrà gestire la sicurezza durante il Giubileo. Ha lavorato a Palermo, è stata ai vertici delle squadre mobili in varie città e adesso è a Roma, in un posto che dall’8 dicembre e per un intero anno sarà certamente strategico per chi deve gestire gli eventi ai quali parteciperanno milioni di pellegrini. Lei sa bene quali siano i rischi, soprattutto con un papa come Francesco che vuol stare in mezzo alla gente, è contrario a particolari misure di protezione, rifiuta qualsiasi tipo di “blindatura”. E per questo lo ha sottolineato sin dal discorso di insediamento quando ha assicurato la «leale condivisione delle scelte operative» con la Gendarmeria vaticana guidata dal comandante Domenico Giani e il rispetto per il desiderio del pontefice di «concedersi senza riserve ai fedeli» e garantendo il desiderio dei poliziotti italiani di essere «servitori in sintonia con lo stile di un Pontefice del quale anche noi siamo perdutamente innamorati». Era l’inizio dell’anno, il papa ha sottolineato nel discorso di benvenuto le «speranze per i prossimi mesi» ma anche le «ombre e pericoli che preoccupano l’umanità». E chissà se all’epoca pensava ai “corvi” che hanno ricominciato a volare, sempre più minacciosi, sulla Santa Sede.