la Repubblica, 21 novembre 2015
Le ricette per un pediluvio efficace
ACQUA, sale e una bacinella. Ecco il più semplice e tradizionale degli scacciapensieri: il pediluvio. A fine giornata, è tra i rituali preferiti non solo per dare sollievo a piedi stanchi e dolenti ma anche per “mettere a mollo” stress e tensioni. Perché il benessere parte dai piedi, punto nevralgico del nostro corpo. Già nel Medioevo, la Scuola Medica Salernitana indicava contro il mal di testa “pediluvio con decotto di papavero, giusquiamo e sempreviva”. Coccola serale o trattamento base delle migliori Foot Spa, il pediluvio rimane un rimedio classico che, specie se arricchito con oli essenziali, ritempra mente e corpo in pochi minuti. Ad ognuno il suo. Piedi stanchi e gonfi? Pediluvio a base di menta. Ha un effetto drenante e rinfrescante. Oppure gli oli essenziali di eucalipto, fiori d’arancio e pino. Foglie di salvia e petali di rosa, invece, per tonificare piedi un po’ trascurati. E poi lavanda o rosmarino, che hanno proprietà calmanti e rinfrescanti, dopo una giornata un po’ faticosa.
Frate Ezio, dell’Antica Farmacia Erboristica dei frati carmelitani scalzi di Sant’Anna, tra le botteghe più antiche di Genova, suggerisce un decotto di corteccia di salice bianco o di artemisia per piedi doloranti e gonfi, o un infuso di gemme di pino, foglie di noce e di eucalipto per eliminare anche i cattivi odori. E per vincere il freddo, la farina di senape da mettere in ammollo nel catino in un sacchetto di tela.
Un pediluvio originale? Acqua tiepida e mezzo bicchiere di birra per un effetto defatigante e tonificante. Per mantenere i piedi morbidi basterà passare la pietra pomice insaponata sui calcagni e sulle callosità e massaggiare tutto il piede con una crema idratante. Necessario però seguire alcune avvertenze. Il pediluvio andrebbe praticato a cute integra e, per evitare macerazioni, non più a lungo di 10-15 minuti.
La temperatura dell’acqua farà poi la differenza. Il pediluvio caldo, con temperature massime di 36-38°C, ammorbidisce calli e duroni, efficace in caso di crampi, congestioni, ritardi mestruali, ma andrebbe evitato per chi ha problemi venosi. Per una sferzata di energia, l’ideale è il pediluvio freddo (12-18°C): tonificante e toccasana per la circolazione. Per liberarsi da mal di testa, sinusiti e gonfiori alle gambe, ecco il pediluvio alternato che si esegue con due bacinelle. Già “buona pratica” del percorso Kneipp, l’immersione dei piedi e parte dei polpacci deve durare massimo cinque minuti nell’acqua calda e poi per due o tre minuti nell’acqua fredda, meglio se gelata. Il trattamento va ripetuto tre volte. Per ritemprare corpo e spirito, l’ideale sarebbe un pediluvio in acqua termale, ricca di sali minerali. Lo sanno bene i giapponesi con i loro ashi no yu (bagni per i piedi) o le migliaia di stazioni termali (onsen) che conta il Paese grazie al suo suolo vulcanico. Pediluvi anche sullo Shinkansen, il treno rapido della JR East. Nel tragitto Fukushima-Shinjô c’è un vagone per manager sempre di corsa. Speciali piscine all’aperto per piediluvi rigeneranti pure in Thailandia e in Cina. Una volta a casa, zenzero e citronella sciolti in acqua calda o tinozze di té verde contro ansie e stress.