Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  novembre 21 Sabato calendario

Torna “In Treatment”, e Michele Placido, padre di Alba Rohrwacher, si siede sul divano dello psicoanalista

ROMA «Mai andato in analisi, siamo in otto fra fratelli e sorelle, parliamo tanto, finora non ce n’è stato bisogno», confessa Michele Placido. Eppure il suo personaggio ne ha di turbamenti da raccontare al dottor Mari/Sergio Castellitto nella seconda stagione di In Treatment, da lunedì su Sky Atlantic Hd alle 19.40 e alle 23.10 (su Sky cinema cult hd alle 20.30, il lunedì in anteprima su Sky on demand). New entry nella serie, ispirata a un format israeliano che ha sdoganato la psicanalisi in tv, Placido sarà un manager tormentato da attacchi di panico e dubbi genitoriali (la figlia Alba Rohrwacher va a cercare se stessa in India): «Il mio personaggio è dentro l’attualità, un amministratore delegato la cui azienda finisce sui giornali», spiega l’attore.
Castellitto faccia a faccia con Placido, come poi con la coppia in crisi dal figlio bulimico formata da Adriano Giannini e Barbora Bobulova, con la giovane Elisa (Greta Scarano) incapace di pronunciare la ragione del suo dramma (la scrive), con l’avvocato di successo (Maya Sansa) dalla vita più arida di un deserto. La casistica è ampia. La stessa esistenza del dottore ha preso una piega problematica, fra la separazione, i figli, un vecchio amore (Mara: è Isabella Ferrari). Anche qui a dargli una mano è la sua analista, Licia Maglietta. «Nella nuova serie sono più fragile – chiarisce Castellitto – e insieme più aggressivo: viviamo di corsa illudendoci di non sentire il dolore, ma a salvarci è solo la parola. E la parola è l’unico effetto speciale di In Treatment. Per questo tante star hanno accettato di partecipare». E guarda Lorenzo Mieli, soddisfatto di «produrre una soap opera dalla narrazione di altissimo livello».
Svela la lavorazione il regista Saverio Costanzo: «Ciak lunghissimi, anche di trenta minuti filati, senza interruzione. Come una vera seduta psicoanalitica, imprevisti compresi». Il futuro prossimo di Sky? Fra le produzioni originali, il ritorno di Corrado Guzzanti con «Dov’è Mario», fra sitcom e fiction, Gomorra 2, The young pope di Paolo Sorrentino, la commedia adolescenziale per il grande schermo Piuma, con i protagonisti di «Braccialetti rossi». Placido si candida per In treatment: «Se fate il tris, sono pronto».