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 2015  novembre 21 Sabato calendario

A che età dare inizio alla pulizia della pelle

Chi ben comincia è a metà dell’opera. E vale per i ragazzi e la cura della loro pelle, soprattutto del viso. «La bellezza parte proprio dall’epidermide – spiega Fiorella Donati, chirurgo plastico a Milano e a Londra —. È fondamentale insegnare a detergerla e a idratarla nel modo corretto fin dall’adolescenza per ritrovarsi buoni risultati in futuro».
«I giovani tra i 13 e i 20 anni sono “attaccati” da una tempesta ormonale – continua la specialista —, spesso mangiano in modo poco corretto e hanno difficoltà ad accettarsi (è l’età delle scelte e delle domande). Tutto si riflette sulla loro pelle, l’organo “bersaglio”, che può apparire eccessivamente grassa per l’aumento della produzione di sebo, dei punti neri e del calibro dei pori. La situazione peggiora con una mancata o inadeguata pulizia del viso: non basta un getto d’acqua al mattino e le ragazze non dovrebbero mai andare a dormire senza struccarsi. Altrimenti, anche le migliori cuti diventano problematiche: più o meno acneiche (un brufolo può anche trasformarsi in macchia o buco se non trattato bene) e con punti neri». Gli «sbagli» del passato si pagano da adulti: «Le pelli che hanno sofferto di acne da giovani, da adulte invecchiano più facilmente – dice Donati —. Il derma diventa più sottile ed è già percorso da diverse cicatrici. Il tessuto contiene meno acqua e acido ialuronico». Il messaggio va, quindi, alle mamme: «Insegnate ai vostri figli a detergersi in modo corretto». Come? «Con prodotti poco aggressivi per rimuovere i residui dell’inquinamento, la sporcizia e l’eccesso di sebo. Una volta pulita, la pelle può essere trattata con sostanze idratanti e tonificanti. Mai dimenticare la protezione solare 30 per prevenire l’invecchiamento e le malattie. E sono molto utili le vitamine E, A e C prese sotto forma di centrifugati, succhi o integratori alimentari». Ultime raccomandazioni: «Non si usano gli esfolianti prima dei 20 anni. E per i veri trattamenti di bellezza si aspettano almeno i 25».
L’alimentazione
Cibi grassi, snack e uno stile di vita alimentare non regolare sono «nemici» per la pelle. «I temuti inestetismi dei teenager possono essere sconfitti anche mangiando in modo sano e il più possibile naturale», spiega Alfonso Beretta, nutrizionista. Quali alimenti prediligere? «Quelli ricchi di zolfo, di provitamina A e vitamine del complesso B e C, di potassio, calcio, iodio, manganese, fosforo e zinco, importanti contro le irritazioni dell’intestino. Anche la pectina (contenuta nelle mele) è un ottimo alleato contro l’acne. Gli Omega 3 (il salmone ne è ricco) e gli acidi grassi (dell’olio d’oliva) sono fondamentali per tenere in equilibrio il ph dell’epidermide e nutrirla. Il selenio presente nelle uova, nel pesce, e nei cereali “ripara” le cuti danneggiate dalle cicatrici dei brufoli. Inoltre, le tisane a base di tarassaco, fiori di sambuco e camomilla, prese prima di andare a dormire, sono perfette per depurarsi dalle tossine della cattiva alimentazione».
E se il problema è la pelle opaca e stanca a causa di una notte in bianco, magari per stress da studio, «aiutano i cibi ricchi di fibre, come le lenticchie e i carciofi, e di vitamina C, come kiwi e pomodori». Da non dimenticare mai l’acqua: «I ragazzini bevono pochissimo – conclude Beretta —. Un litro e mezzo al giorno fa, davvero, la differenza».
Il giusto make up
«Le ragazze devono fare attenzione a ciò che scelgono – precisa la truccatrice, Marilisa Durante —. Fondotinta o correttori troppo pesanti peggiorano una cute sottoposta a scompensi ormonali. Meglio affidarsi al make up minerale, molto più indicato nel periodo adolescenziale». Una volta adottata la giusta beauty routine e aver cambiato le abitudini alimentari, siate pazienti. La pelle richiede molta cura e ci vogliono circa sei settimane affinché si rigeneri.