La Stampa, 20 novembre 2015
Giuseppe Sgarbi che s’è scoperto scrittore a novant’anni
Diventare scrittore a novant’anni? E perché no, se alle spalle c’è una lunga vita di incontri, letture, avventure intellettuali e non solo? Giuseppe Sgarbi, padre di Elisabetta e Vittorio, lo ha fatto, prima con Lungo l’argine del tempo e ora – che ne ha 94 – con Non chiedere che cosa sarà il futuro (entrambi editi Skira). Questa volta c’è però una prefazione di Claudio Magris – autore Garzanti – che letta oggi suona come un endorsement mica male, dati i tempi. Parla infatti di Elisabetta Sgarbi, «coraggiosa, lucidissima, implacabile e temeraria ammiraglia di una grande e avventurosa flotta editoriale, una capitana». Più chiari di così...