Corriere della Sera, 20 novembre 2015
Ieri falsi allarmi ovunque
ROMA Un trolley sospetto dimenticato su un vagone della linea 3 della metropolitana scoperto proprio alla fermata Duomo a Milano. Altri otto falsi allarmi nella Capitale, tre dei quali sempre sul metrò. Sul primo – a metà mattinata alla stazione Lepanto, a Prati – si è scatenata su twitter la psicosi che l’ordigno fosse vero. Per gli artificieri era solo un narghilè rotto gettato sui binari. Ma visto il clima attuale la polizia postale ha avviato accertamenti per individuare i titolari degli account e chiedere chiarimenti sulle loro fonti. I timori di un attentato imminente, fra Roma e Milano – ipotizzato l’altro ieri in un’informativa dell’Fbi —, si intrecciano con le segnalazioni fasulle e con i controlli serrati sul territorio delle forze dell’ordine e dell’esercito.
La paura è tangibile: i passeggeri della linea A romana sono fuggiti dalle stazioni, evacuate a tempo di record. Sempre ieri il prefetto Franco Gabrielli ha annunciato l’allargamento a tutta la città della «no fly zone» per il Giubileo – anche per i droni telecomandati con l’ipotesi abbattimento in caso contrario —, oltre a invitare la comunità islamica a prendere chiaramente posizione, «senza se e senza ma», dopo le stragi parigine.
Ma tutta Italia è alle prese con un allarme generalizzato che riguarda soprattutto i luoghi di grande aggregazione, dallo svago allo sport: a Torino, ad esempio, Madonna si è esibita al Pala Alpitour in uno stadio blindato da centinaia di uomini delle forze dell’ordine, mentre molti altri artisti in varie città hanno già preferito cancellare tournée e concerti. La Fiorentina ha invece lanciato un appello ai tifosi viola affinché domenica prossima, in occasione della partita con l’Empoli, non facciano esplodere petardi, né accendano fumogeni, «onde evitare allarmismi e situazioni di panico».
Proprio le partite di calcio sono inserite fra gli obiettivi oggetto delle misure di sicurezza contenute nell’ordinanza di 218 pagine della Questura di Roma per il Giubileo. Fra i provvedimenti è compresa la canalizzazione dei tifosi ai cancelli dell’Olimpico per rendere ancora più efficaci i controlli personali (non si esclude con l’utilizzo di metal detector). Per la Capitale è tuttavia previsto un generale rafforzamento dei commissariati centrali e di alcuni periferici, insieme con l’arrivo di almeno 140 volanti in più in due mesi (con un centinaio di agenti di rinforzo) e anche l’adozione di una linea telefonica superveloce per assicurare i collegamenti in caso di emergenza.
La preoccupazione di polizia, carabinieri e finanzieri è tangibile. Il rischio potenziale di un attentato non viene sottovalutato. A 19 giorni dall’inizio dell’Anno santo straordinario Roma già fa i conti con le conseguenze degli attentati in Francia. Si susseguono le disdette dei turisti – secondo il presidente di Federalberghi Giuseppe Roscioli sono stati cancellati molti tour turistici «che prevedevano tappe a Parigi e Roma» —, le chiese del centro si svuotano di fedeli (meno folla del solito ieri anche ai Musei Vaticani sorvegliati dall’esercito) e proseguono le perquisizioni di soggetti pericolosi considerati vicini agli ambienti dell’estremismo islamico. E il deputato M5s Alessandro Di Battista a #Corrierelive lancia la provocazione agli uomini delle forze dell’ordine: «Molti di loro non sono in grado di colpire un bersaglio in movimento». Sempre per il parlamentare «Roma ha ragione ad avere paura» e i grillini potrebbero anche votare un eventuale «decreto speciale sulla sicurezza» del governo.