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 2015  novembre 19 Giovedì calendario

Al processo Yara accusa e difesa litigano ferocemente sul Dna

«Lei ha mai eseguito un dna mitocondriale?», attacca la difesa di Massimo Bossetti. «No», risposto il consulente della Procura. «E non sa nemmeno che cosa è?», insiste l’avvocato Paolo Camporini. Nell’udienza del processo per l’omicidio di Yara Gambirasio si affronta un tema centrale: l’analisi del dna, che secondo l’accusa incastra il muratore di Mapello. Una prova che i legali di Bossetti intendo minare dalle fondamenta e in aula l’atmosfera si surriscalda. Il muratore, in jeans e felpa blu, segue il confronto impassibile.
«ESAME INUTILE»
Andrea Piccinini è il responsabile del Laboratorio di Genetica forense dell’Università degli Studi di Milano e sulla base di campioni prelevati dal cadavere di Giuseppe Guerinoni conferma il rapporto di paternità naturale tra Guerinoni e Ignoto 1 pari al 99,99999987%. E Guerinoni è il padre naturale di Bossetti. «La corrispondenza di 28 marcatori su 28 ci consente di dire che Guerinoni era il padre di Ignoto 1», afferma Piccinini. Ma per Camporini la consulenza dell’esperto contiene «troppi errori materiali», tant’è che fuori dall’aula ventila la possibilità di una perizia collegiale da chiedere alla Corte per chiarire i dubbi scientifici «che rimangono irrisolti». A cominciare dalla mancata corrispondenza tra il dna nucleare (attribuito al muratore di Mapello) e quello mitocondriale (di cui non è stata stabilita l’appartenenza). Un giallo spiegato dal professor Emiliano Giardina, genetista dell’Università Roma Tor Vergata, il quale spiega che «nelle tracce miste – e quella analizzata conteneva dna di Yara e Ignoto 1 – non si fa l’esame mitocondriale» poiché il numero di mitocondri è aleatorio e dipende «dallo stato fisiologico della persona, dalla degradazione, dal tipo di tessuti». E anche «se non vedo un dna mitocondriale, non significa che non ci sia». Guardina ha comparato il dna mitocondriale di 532 persone (in particolare donne) alla ricerca della madre di Ignoto 1, molto prima che Bossetti comparisse sulla scena. Tra questi campioni c’era anche quello della madre del muratore, Ester Arzuffi. Il test diede esito negativo ma il confronto avvenne con i campioni che aveva a disposizione in cui c’era solo un dna mitocondriale, che poi si scoprì essere quello di Yara. A tagliare corto sulla questione, ammettendo il passo falso, è la pm Letizia Ruggeri: «Vogliamo dire che è stato un esame inutile? Diciamolo: è stato inutile».