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 2015  novembre 19 Giovedì calendario

Perché tutti parlano di Star Wars

Se per Natale figli e nipoti vi hanno chiesto il pupazzo di un film uscito quasi 40 anni fa, non allarmatevi: sta per arrivare nei cinema il nuovo episodio della saga fantascientifica di Star Wars – conosciuta come Guerre Stellari. Il risveglio della Forza, nelle sale dal 16 dicembre, sarà il primo capitolo della terza trilogia dedicata alla favola di fantascienza, e da mesi è uno dei film più attesi. Ogni giorno c’è una notizia sulla febbre che ormai non risparmia nessuno. E se il 21 ottobre la Muraglia cinese è stata invasa da 500 soldati in armatura bianca usciti dal film, due giorni dopo a Odessa, in Ucraina, una statua di bronzo dell’ideologo comunista Vladimir Lenin è stata trasformata da un artista in Darth Vader, il cattivone con la maschera nera della saga.
L’eccitazione dei fan è legata soprattutto a due punti: nel Risveglio della Forza torneranno tutti i protagonisti dei primi film – e quindi il cavaliere Jedi Luke Skywalker, la principessa Leia e Han Solo, il personaggio interpretato da Harrison Ford – mentre il capo del progetto è Jeffrey Jacob Abrams, uno dei più apprezzati sceneggiatori americani under 50, noto soprattutto per aver creato il telefilm Lost. Abrams ha precisato che non punterà solamente sulla nostalgia: Luke, Leia e Han saranno affiancati da nuovi protagonisti, tra cui un personaggio interpretato dall’attrice premio Oscar Lupita Nyong’o, e le vicende saranno completamente inedite. Insomma: potrà vederlo chiunque, anche senza conoscere gli episodi precedenti. Ad attendere il film non sono solamente ragazzetti con le camicie a quadri e gli occhiali sporchi. Ciò che da decenni rende speciale la saga di Star Wars è infatti la sua trasversalità: nella storia della fantascienza è l’unica ad avere raccolto milioni di fan fra adulti, bambini e ragazzi, senza troppe distinzioni fra donne e uomini. Le spettacolari battaglie fra astronavi, la presenza di buffi robot parlanti e varie specie aliene, hanno creato un universo subito riconoscibile e perfetto per essere convertito in un business incredibilmente redditizio fatto di pupazzi e di videogiochi rivolti principalmente ai bambini. Gli adulti ne hanno apprezzato le trame tirate e coinvolgenti, il tocco mistico della Forza – un’entità universale presente in ogni cosa, e che solo i seguaci della elitaria religione Jedi possono controllare – ma soprattutto i personaggi intensi e capaci di entrare nell’immaginario pop: anche se non si conoscono i particolari della storia di Darth Vader, quasi tutti sanno che respira in modo affannoso e inquietante, e che la sua comparsa in scena è legata a una musica lugubre.
La principessa Leia è considerata ancora oggi un’icona femminista per la sua indipendenza e il ruolo chiave che ha in tutta la prima trilogia. Siamo lontani dalla fantascienza cerebrale e barbosa degli Anni 60 e 70.
Dal Risveglio della Forza e da J.J. Abrams ci si aspetta un ritorno allo spirito originario dei primi film, quelli pensati e scritti dal creatore George Lucas: un cult di fantascienza per tutti, ritmato e spettacolare ma apprezzabile anche dagli appassionati del genere. Una grande e importante similitudine fra Una nuova speranza il primissimo film, del 1977 – e Il risveglio della Forza c’è già. In entrambi i kolossal i protagonisti sono giovanissimi e semi-sconosciuti: nel 1977 Carrie Fisher/Leia aveva appena 21 anni e alle spalle solamente una particina in un film di Hollywood, mentre Harrison Ford era a quattro anni di distanza dal primo film di Indiana Jones. Oggi, gli attori britannici Daisy Ridley e John Boyega – che nel Risveglio della Forza interpretano rispettivamente Rey e Finn, i due nuovi protagonisti – partono più o meno dallo stesso punto: entrambi 23enni e pochissima esperienza nel cinema. L’unica eccezione è la star Lupita Nyong’o, il cui ruolo rimane ancora avvolto dal mistero.
Nonostante i trailer ufficiali siano stati analizzati scena per scena dai fan, sappiamo inoltre poco o nulla della trama del film. Ma sono le domande a fare sognare gli appassionati. Sappiamo che Rey è una ragazza solitaria, che a un certo punto del film incontra Finn, il quale faceva parte di un esercito di nuovi cattivi. Insieme, Rey e Finn, devono probabilmente sconfiggere una nuova entità. Sappiamo, inoltre, che i vecchi personaggi avranno un ruolo rilevante, anche se nei trailer e nei poster usciti finora Luke Skywalker non viene mai mostrato.
Va detto che non tutti sono entusiasti. In molti hanno fatto notare che il regista Abrams non sempre fa centro. C’è anche incertezza sulla resa di Boyega e Ridley, che sono una scommessa come ai loro tempi furono Fisher e Ford. I primi film probabilmente uscirono al momento giusto e azzeccarono tutto: oggi la domanda che tutti si fanno è se Il risveglio della Forza almeno reggerà il confronto con un passato glorioso.
Fra il 1999 e il 2005 George Lucas ha scritto, prodotto e diretto tre prequel dei titoli usciti fra gli Anni 70 e 80: sono stati un mezzo disastro. Tutti e tre i titoli hanno una trama intricata e noiosa. Persino due bravi attori come Natalie Portman e Ewan McGregor, che recitano ruoli chiave in questi episodi, sembrano legnosi e poco convinti. Ma il regista Abrams ha ripetuto spesso la sua ammirazione per la trilogia originale, e da appassionato conosce bene i difetti di quella recente. E questo fa ben sperare.