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 2015  novembre 19 Giovedì calendario

È come ai tempi delle Br quando i loro ideologi erano definiti come «cattivi maestri» e non invece «maestri delinquenti di delinquenti»

È passato meno di un anno da Charlie Hebdo, dalla difesa della satira senza se e senza ma, molto è cambiato. In peggio. La satira, dopo le grandi dichiarazioni di allora, è durata tal quale un paio di settimane, poi questi giacobini francesi della mutua (piemontesismo), hanno gettato la spugna, terrorizzati hanno lasciato in pace il Profeta e sono tornati a concentrare le loro volgarità grafiche sui simboli cattolici. Altro che schiena dritta, politicamente sono dei vigliacchi. L’università di Oxford ha addirittura indicato un certo numero di parole da non più usare per non offendere gli islamici (devo buttare il mio vecchio Oxford dictionary?). Ricordate? Un grande paese come la Spagna dopo i sanguinosi attentati di Madrid del 2004, si è «comprata» la pace interna al suk Isis, defilandosi dalle «tenere» decisioni occidentali sull’Islam.
Polizia e Servizi Segreti sono rimasti gli stessi, un po’ più grassottelli, un po’ più vecchi, soprattutto disperati. Quei birbanti di islamici, sempre più giovani, non usano più i cellulari, così hanno mandato in tilt le loro centrali di ascolto (nel frattempo enormemente potenziate), ormai costoro comunicano con i «pizzini» e utilizzano le «chat online dei videogiochi», bypassando le strutture di intelligence. Finirà che, per abbattere i costi di intelligence, i governi daranno in outsourcing ad Anonymous («noi siamo Anonymous. Siamo legione. Non perdoniamo. Non dimentichiamo. Aspettateci»), la guerra elettronica anti islamici. Isis risponderà incaricando driver Uber (islamici) per la consegna dei «pizzini»? Guerra a prezzi di mercato.
Cerchiamo di liberarci dei tanti luoghi comuni che ci fanno complicare le cose semplici. Pensiamo che questi giovani islamici siano stati sottoposti da loschi iman a quello che noi chiamiamo lavaggio del cervello, il che li porta poi ad attentati suicidi. Tempo fa avevo letto un libro di Introvigne, una serie di interviste a giovani di Hamas, candidati al martirio, il professore era stupito di trovare ragazzi normali, che facevano vite normali, giocavano a calcio, erano tifosi dell’Inter. Nell’analisi di Introvigne, le nostre teorie complottiste si sgonfiano, costoro sono paragonabili ai giovani delle Brigate Rosse, dei Nar, della Baader-Meinhof, dell’Ira, che,in nome di una ideologia altrettanto sciagurata, fanno cose che a noi paiono folli, a loro no, stante il contesto in cui vivono.
Per il lavoro che facevo negli anni ’80, ero nell’elenco di quelli, non so se da eliminare, certo da proteggere (viaggiai «blindato» con autista armato per anni), i BR erano dei criminali comuni, come questi, eppure molti li definivano «compagni che sbagliano», i loro ideologhi erano detti «cattivi maestri» anziché «maestri delinquenti di delinquenti», i filosofi (specie francesi), i peggiori di tutti, sotto sotto, li apprezzavano.
A distanza di oltre trent’anni i più colti di noi danno letture tolleranti di quell’epoca. Probabilmente fra trent’anni faremo altrettanto con costoro. In fondo, tutte le organizzazioni delinquenziali hanno ideologie di impronta alto-medioevale, però adottano le migliori tecnologie dell’epoca in cui operano. Certo quelli delle BR non avevano la cintura per farsi saltare, ma quando andavano all’assalto dei carabinieri del generale Dalla Chiesa, che sparavano alzo zero, erano consci dei rischi mortali che prendevano, mentre quelli di Baader-Meinoff e dell’IRA si suicidavano con lo sciopero della fame (modalità più dolorosa che farsi saltare).
Curiosamente, a Londra (si dice che sia il prossimo obiettivo dell’Isis) si vive come se a Parigi nulla fosse successo. Il Corriere del Ticino riporta il commento di Eduardo, un ragazzo sudamericano, che ha appena lasciato un mazzo di fiori in Trafalgar Square: «Io non mi lascio spaventare, vado avanti come ho sempre ho fatto, credo nel destino. Quando verrà la mia ora, la corsa finirà. Però una cosa voglio dire: i morti e le barbarie sono uguali dappertutto, a Parigi come in Siria, in Libano come in Irak». Quando sei uno del popolo, come Eduardo, hai la saggezza che le élite mai avranno, non temi i criminali islamici, ti fai cullare dal calcolo delle probabilità e dagli imperscrutabili disegni di Dio, vivi felice, senza le loro meschine paure.