ItaliaOggi, 19 novembre 2015
Il pensionato Ruggero I. che vive nell’auto e le distorsioni della legge
La legge, si dice, è uguale per tutti, ma spesso è più stupida del necessario e del tollerabile. Ci vorrebbe perciò qualcuno (basterebbe un semplice dirigente statale con ampi poteri) capace di intervenire sollecitamente per eliminare almeno le distorsioni più eclatanti che spesso, guarda te, colpiscono, tra l’indifferenza dei sindacati e delle forze di sinistra, solo la povera gente, quella insomma che non ha santi in Paradiso. Prendiamo il caso del Ruggero I. milanese, originario di Barletta, 72 anni, gravemente diabetico con una pensione di 630 euro mensili. Non potendo pagare un affitto, Ruggero vive e dorme in un’auto che peraltro non si mette in moto. Avrebbe, con quella patologia invalidante e quel reddito da fame, diritto a una casa popolare. Ma, dicono le norme, se possiede un’auto, non può sperare di ottenere l’alloggio. Dovrebbe quindi venderla. Ma se la vende, in attesa che gli venga assegnata la casa popolare, deve dormire all’addiaccio. Insomma, la situazione è disperata ma non seria.