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 2015  novembre 18 Mercoledì calendario

Il terrorismo che esiste, Venezia che ha bisogno di soldi e Gervaso che vuole guardare al futuro da una finestra sul passato. Frasi scelte da Paolo Siepi

Dal G20 un documento sul terrorismo che raccoglie le posizioni comuni: «Esiste il terrorismo». Gianni Macheda.
Retroscena – Alla riunione in cui è stata decisa la strage di Parigi, Allah aveva votato contro. Jena. La Stampa.
Lo ripeto, caro Renzi, anzi ti faccio lo spelling, caro Renzi: ti faremo un culo grosso così. Roberto Calderoli, Lega (Antonello Caporale). Il Fatto.
Dobbiamo prendere spunto anche dai 5Stelle, un Movimento pieno di persone perbene. Essi sostengono che si può fare politica solo per un certo lasso di tempo. E hanno ragione. Michele Emiliano, governatore della Puglia, Pd. Il Fatto.
«La condanna di Silvio Berlusconi per il caso Ruby è un sentenza da Tribunale speciale che mette in evidenza l’esistenza di un’operazione in corso a Milano e volta a criminalizzare Berlusconi e a buttare per aria il quadro politico. Siamo al limite dell’eversione e quindi del colpo di stato» (Fabrizio Cicchitto, Pdl, 26 giugno 2013). «Berlusconi? Statista sicuramente, ma anche un po’ puttaniere» (Fabrizio Cicchitto, Ncd, Un giorno da pecora, Radio2, 13 novembre 2015). Però non invitava mai gli amici. Marco Travaglio. Il Fatto.
Le società borghesi nascono dal patto della rivoluzione americana: niente tasse senza rappresentanza politica. Oggi noi paghiamo tasse imposte ai governi, da entità sovranazionali non elette da nessuno, come il Fmi o la Bce. Istituzioni tecniche che, governando le monete, pretendono di esercitare sovranità diretta sulla vita dei popoli. Come si pensa che una moneta, l’euro, possa, da sola, costruire una comunità fra decine di popoli in guerra da secoli? Curzio Maltese. il venerdì.
L’ultimo paradosso della giustizia in Italia è quello di un corpo giudiziario composto da persone mediamente egregie, ma chiuso in se stesso, che non riesce a trovare nella sua esperienza le idee per correggersi e che pare incapace di far maturare proposte di ordinamenti migliori e di dialogare con la cultura, le professioni, il mondo politico. Sabino Cassese. Corsera.
Un popolo che non crede nella propria giustizia si rassegna, fatalmente, ad accettare quella del più forte. La crescente disaffezione per la giustizia, quindi, non può essere sconsideratamente percepita come un incendio al di là del fiume: è, invece, un insidioso agente corrosivo delle già non solide basi democratiche del Paese. Glauco Giostra. Corsera.
Il motore Diesel è obiettivamente il miglior motore che potesse essere inventato. Ha vantaggi in tutti i sensi: Co2, consumi, inquinamento. Il Diesel è molto più pulito del motore a benzina. Enrico De Vita, ingegnere ed ex caporedattore della rivista Quattroruote (Roberto Iasoni). Corsera.
Ferdinand Piëch, nipote del leggendario Porsche che fu l’inventore del Maggiolino, adesso ha ripreso in mano il volante della Vw. È una figura straordinaria del settore automobilistico mondiale. Ateo, dislessico,12 figli con quattro mogli, è l’ingegnere che negli anni Sessanta prese in mano la Porsche, che languiva in uno stato deplorevole, e ne fece un fenomeno sportivo come pochi, chiave poi anche dei successi commerciali. Danilo Taino. Corsera.
Venezia ha bisogno di soldi. È una città che costa. Siamo fuori di 62 milioni di euro dal patto di stabilità e ci conteggiano ancora gli introiti nulli del Casino. È una città in mutande, è il momento di tirare fuori gli attributi. Luigi Brugnaro (Alessandra Longo). la Repubblica.
Michele Ferrero ha avuto successo perché ha fatto buoni prodotti e ha saputo venderli; ma non ci sarebbe riuscito se non fosse stato italiano e non avesse venduto prodotti italiani. Il giorno in cui capiremo che, con tutti i mali da curare e i vizi da estirpare del nostro paese, essere italiani è una fortuna, sarà sempre troppo tardi. Aldo Cazzullo. Sette.
È mai possibile che nessuno documento ufficiale, nessuna dichiarazione ministeriale ci ha mai fatto capire quanto l’Italia, complessivamente, abbia messo a bilancio per affrontare il problema degli immigrati? In questo caso sembrano venire meno i medesimi vincoli di bilancio, che esistono per ogni altra attività pubblica. Il diritto da tutelare (l’accoglienza degli immigrati) è forse sovraordinato a tutti gli altri diffusi bisogni che oggi la collettività italiana che paga le tasse, sente suoi? Nicola Porro. il Giornale.
L’ipocrisia, vizio moderno basilare e quasi provvidenziale, ha occultato il conflitto: la domenica a messa con i sacramenti; gli altri giorni della settimana con i sacrosanti e intoccabili interessi e affari. Insomma, l’uomo medio pensa: se mi comportassi veramente da cristiano, è quasi certo che, in questa società, sarei una vittima e un perdente. Alfonso Berardinelli. il Foglio.
L’Albania sogna di entrare in Europa. Ma è proprio il fatto di esserne ancora fuori ad aver portato a lavorare in Albania il ristoratore Gaetano Motola. Ora prende un foglio bianco e traccia i suoi conti: «Se arriviamo a fare 30 coperti al giorno, fra pranzo e cena, incassiamo 17 mila euro al mese: 3.400 euro vanno in tasse, 1.000 sono per lo stipendio del cuoco e dei due camerieri, 3 mila per le materie prime, 200 per la luce. Significa che ci restano in tasca 9.400 euro. Una fortuna ovunque, specialmente qua. Niccolò Zancan. La Stampa.
Per i giovani, non meno che per i vecchi austriaci, è d’obbligo la visita a Schönbrunn che, di Vienna, è il centro, il traguardo profondo del viaggio pasquale nella capitale. Il luogo dove fare la conoscenza della città, è questo. La Kapuzinergruft è il cuore nascosto dell’Austria. Dormono quaggiù, in cento e cinquanta sarcofagi di bronzo, di zinco, di stagno, di ferro, dodici imperatori, altrettante imperatrici, e dieci generazioni di arciduchi, dal Settecento agli esordi del nostro secolo. Pietro Buscaroli, Paesaggio con rovine. Camunia, 1989.
Roberto Rossellini. Fummo amici. Simpaticissimo. Lo accompagnai a New York. Al Moma, dove avevano organizzato una rassegna dei suoi film. Non mi parlò altro che di donne. Furono la sua ossessione. Anna Magnani, Marlene Dietrich. Aveva vissuto solo amori incandescenti. In quel periodo declinava la storia con Ingrid Bergman e all’orizzonte si profilava quella con l’indiana Sonali. Era la fine degli anni Cinquanta e aveva da poco terminato il documentario per la Rai sull’India. Alvise Zorzi, scrittore (Antonio Gnoli). la Repubblica.
Com’è bello guardare al futuro da una finestra aperta sul passato. Roberto Gervaso. Il Messaggero.