Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  novembre 18 Mercoledì calendario

Apparizioni mariane, profezie e teorie del complotto: l’avanzata dell’Isis secondo le interpretazioni esoteriche

Tra profezie, visioni, apparizioni, è stato previsto il giorno preciso in cui si vedranno garrire i drappi neri dell’Isis sulla cupola di San Pietro e i cavalli dell’esercito islamico abbeverarsi in Vaticano. È il 23 marzo del prossimo anno, che cade nella Settimana Santa, di mercoledì, in pieno Giubileo. “Gli uomini seguaci del falso profeta marceranno con grande furia in direzione del tempio santo. Lì ci sarà grande distruzione. La Chiesa piangerà e si lamenterà. In questo giorno sarà visibile una eclissi lunare”. La profezia è contenuta nel messaggio numero 2.975 della Madonna di Anguera, in Brasile, che dal 1987 appare tre volte a settimana (il martedì, il sabato e un giorno che varia sempre) al veggente Pedro Régis. La data del 23 marzo 2016, che corrisponde peraltro al giorno del messaggio, il 23 marzo 2008, viene fuori da un calcolo sulle prossime eclissi lunari.
Le profezie celesti di Anguera sono tremende. Ecco quella del 24 luglio 2005, numero 2.553: “Gli uomini del terrore raggiungeranno il Vaticano. La piazza sarà piena di cadaveri. L’umanità vedrà l’azione malefica degli uomini dalla grande barba. Il Colosseo crollerà”. Ancora: “L’Italia sarà invasa. Gli uomini dalla grande barba agiranno con grande furia”, numero 2.579 del 24 settembre 2005.
In un messaggio più recente, il numero 3.972 del 18 marzo 2013, l’apparizione indica con precisione la strada da dove arriveranno i terroristi: “I nemici agiranno con grande furia. La morte sarà presente nella casa di Dio. I nemici arriveranno dalla Via Appia”. Le visioni di Anguera e quelle di varie mistiche cattoliche sono state ricordate da Antonio Socci su Libero, lunedì scorso. Ma quello cristiano non è l’unico filone profetico sulla sciagura dell’Isis. C’è Nostradamus, ovviamente.
L’occultista-astrologo più famoso di tutti i tempi, vissuto in Francia nel sedicesimo secolo, aveva previsto tutto. In questi giorni viene citata in continuazione, dagli esperti dal ramo, soprattutto questa quartina nostradamitica: “La grande guerra inizierà in Francia e poi tutta l’Europa sarà colpita, lunga e terribile essa sarà per tutti… poi finalmente verrà la pace ma in pochi ne potranno godere”. È la previsione di un’Apocalisse senza precedenti e la devastazione non risparmierà Roma: “Roma sparirà e il fuoco cadrà dal cielo e distruggerà tre città.
Tutto si crederà perduto e non si vedranno che omicidi; non si sentirà che rumori di armi e bestemmie. I giusti soffriranno molto. (…) Roma perderà la fede e diventerà il seggio dell’Anticristo. I demoni dell’aria, con l’Anticristo, faranno dei grandi prodigi sulla terra e nell’aria e gli uomini si pervertiranno sempre di più”. Ora su Nostradamus e l’Anticristo c’è da precisare che le sue centurie divise in quartine hanno individuato ben tre Anticristi. I primi due sono già comparsi, Napoleone e Hitler. Manca solo il terzo, forse il Califfo, e la questione andrà molto per le lunghe: “Il terzo Anticristo ben presto attaccherà, 27 anni di sangue durerà la sua guerra, gli eretici morti, i prigionieri esiliati, sangue di corpi umani arrossa l’acqua e la grandine distrugge la terra”.
Per rimanere nel campo esoterico, ma su tutt’altro fronte, c’è infine il groviglio di tesi complottiste sugli attacchi di Parigi, modello Undici Settembre. Qui, magna pars è il massone democratico Gioele Magaldi, che un anno fa, di questi tempi, ha pubblicato per Chiarelettere il suo voluminoso e clamoroso Massoni. Società a Responsabilità Limitata. La scoperta delle Ur-Lodges. Secondo Magaldi, il mondo sarebbe governato da 36 superlogge massoniche e tra queste c’è anche l’Hathor Pentalpha, enclave conservatrice che schiera tutta la famiglia Bush e finanche il turco Erdogan. Hathor è uno dei nomi di Iside/Isis e il legame con il Califfo è fin troppo evidente. Isis come Al Qaeda sarebbe “una sigla terroristica farlocca creata massonicamente in vitro”. La creazione di caos e guerre è il gingillo prediletto di questa superloggia, a partire dall’Undici Settembre.
Dice, nel libro, un potente supermassone: “Per i più raffinati interpreti del milieu esoterico-astrologico, farò notare che il giorno di insediamento ufficiale del sedicente Califfato del massone controiniziato Abu Bakr al-Baghdadi, il 29 giugno 2014, la luna transitava in posizione speciale tra Cancro e Leone, significativamente congiunta a Giove alla fine del Cancro”. Al Baghdadi quando poi apparve in pubblico la prima volta, il 5 luglio 2014, aveva alle spalle il simbolo principale dei templi massonici: un grande occhio senza palpebre. In questo caso il nuovo Sauron tolkeniano, per una “globalizzazione senza democrazia e senza libertà”. La realtà non è mai quella che sembra.