La Stampa, 18 novembre 2015
Madonna è arrivata a Torino per i tre concerti (da domani a domenica). 33 mila biglietti venduti, 1200 sospetti (acquisti dall’Afghanistan o dal Tonga). Controlli pazzeschi, non portate borse o zaini troppo ingombranti
Madonna è sbarcata a Torino nel primo pomeriggio di ieri, dopo un volo dalla Danimarca dirottato all’aeroporto di Nizza per la nebbia che avvolgeva la città. Ieri una giornata di riposo in vista dei concerti, tre da domani a domenica, che si annunciano blindati. Per le serate al PalaAlpitour la prefettura ha disposto misure eccezionali. E i 33 mila fan che hanno già comprato i biglietti dovranno prepararsi all’idea di dover superare una serie di controlli, tradizionalmente dedicati a un importante incontro calcistico piuttosto che a uno spettacolo. Anzi, l’ingresso al palazzetto sarà simile all’imbarco per un volo intercontinentale. La prima regola? Proprio come per salire su un aereo, è meglio evitare bagagli ingombranti e presentarsi agli ingressi con largo anticipo. Perché questa volta i ritardatari rischiano davvero di restare fuori dai cancelli.
I biglietti
I concerti inizieranno alle 21 e i varchi apriranno due ore e mezza prima. Ma il consiglio, soprattutto per la data di giovedì, è di raggiungere il palazzetto non più tardi delle 17,30. Nel frattempo, ed è questa l’attività che non ha precedenti in Italia, è iniziato il controllo di tutti e 33 mila i biglietti venduti. E l’attenzione delle agenzie e della Questura si è subito concentrata sui 1200 spettatori in arrivo dall’estero e che hanno comprato i voucher fuori dal tradizionale circuito TicketOne. Oltre ai fan in arrivo da Francia e Belgio, sono stati confermati acquisti anche dal Sudafrica, da Tonga, dall’Arabia Saudita e dall’Afghanistan. Nome per nome, vengono analizzati tutti i profili per scongiurare la presenza di possibili infiltrati.
Gli anelli concentrici
Poliziotti e carabinieri in borghese saranno mescolati tra i fan, attorno al palco, durante tutte le fasi di ogni evento. Ma è fuori dal palazzetto che si concentrerà l’attività preventiva. Dopo gli attentati di Parigi, i dispositivi antiterrorismo, disposti anche a Torino dopo la convocazione, lunedì, del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, hanno di fatto stabilito di replicare le stesse precauzioni già adottate la scorsa primavera per l’Ostensione della Sindone. Gli effetti pratici? Attorno al PalaAlpitour, in un raggio di poco più di cento metri, le forze dell’ordine e gli steward filtreranno gli spettatori attraverso tre fasce di controllo.
Cosa evitare
Ogni anello servirà a controllare i biglietti, gli zaini e le borse: la polizia raccomanda di evitare quelli più grossi, pena il sequestro preventivo. Come in un qualsiasi aeroporto, sarà proibito portare con sé oggetti affilati, anche le classiche forbici, e ogni sorta di bottiglia. Saranno presenti i cani antiesplosivo e pattuglie a cavallo nei giardini che circondano l’area alle spalle dello stadio Olimpico. Quindi saranno possibili perquisizioni prima di poter raggiungere gli spalti. La serata più critica sarà la prima: per l’esordio dei nuovi sistemi di controllo e per le ultime prove di Madonna, a ridosso del concerto.