La Stampa, 18 novembre 2015
Le misure allo studio di Renzi
Il primo passo sarà uno stanziamento straordinario di 20 milioni di euro a beneficio dei servizi segreti, per nuove assunzioni e soprattutto per pagare gli informatori. Ma ci saranno anche investimenti, annunciati da Matteo Renzi, in «nuove tecnologie»: si parla di infrastrutture digitali per polizia e 007, tipo banda larga, sistemi satellitari, centrali d’ascolto, nuovi sistemi d’intercettazione. E ancora: i reparti speciali della polizia, dei carabinieri e delle forze armate (i famosi Nocs, Gis, Incursori e Comsubin) saranno integrati con i servizi segreti, sia in Italia che all’estero. Il che significa, leggi alla mano, che le cosiddette «garanzie funzionali» degli 007 saranno allargate anche alle teste di cuoio. Sarebbe paradossale che un gruppo dei reparti speciali debba fare irruzione in una casa, magari a seguito di una soffiata che si rivela sbagliata, e poi si veda incolpare di violazione di domicilio. I funzionari di polizia auspicano inoltre che siano ripristinati i controlli su chi si collega a Internet con il wi-fi: dopo l’11 Settembre si stabilì che gli esercenti dovessero registrare i documenti, e conservarne copia, di chi si collega dai loro apparecchi, ora è tutto libero.