Corriere della Sera, 18 novembre 2015
Sospese Germania-Olanda e Belgio-Spagna. La Merkel costretta a tornare a casa, niente Marsigliese, il pericolo di esplosivi in campo era concreto
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
BERLINO Tensione e momenti di confusione, in Europa, nella risposta da dare al terrorismo islamista. Ieri sera, a Hannover, la partita amichevole di calcio tra Germania e Olanda è stata cancellata meno di due ore prima dell’inizio. Per ragioni di sicurezza, hanno detto le forze dell’ordine. Angela Merkel e una parte consistente del governo tedesco avevano deciso di assistere al «match della libertà»: una presenza simbolica per dimostrare che la vita va avanti a discapito dell’Isis e per esprimere solidarietà alla Francia e a Parigi.
La Marsigliese avrebbe dovuto essere cantata prima della partita. Anche l’incontro tra Belgio e Spagna è stato cancellato.
Il capo della polizia di Hannover, Volker Kluwe, ha parlato di «pericolo concreto» e di «piani seri di qualcuno per innescare dell’esplosivo nello stadio». Una «minaccia terrorista credibile». Secondo fonti di stampa tedesche non confermate, vicino allo stadio sarebbe stata trovata un’ambulanza contenente esplosivi. Esplosivi sarebbero stati scoperti anche su un treno a Hannover. Il ministro degli Interni della Bassa Sassonia Boris Pistorius ha detto che però i ritrovamenti non possono essere confermati.
Un’ora prima, i servizi di sicurezza, massicci attorno e dentro la Hdi Arena di Hannover, avevano fatto chiudere i cancelli e fermato chi intendeva entrare perché avevano individuato un pacco sospetto. Poi avevano dato il via libera. Poco dopo, però, la decisione di sospendere la partita. Qualche migliaio di persone era già entrato ed è stato evacuato, con uso di megafoni e senza panico. Le nazionali tedesca e olandese erano ancora per strada. Frau Merkel e i ministri, anche due rappresentanti del governo olandese, erano attesi dopo poco tempo e alcuni pare fossero già arrivati: sono stati fermati mentre arrivavano o sono stati fatti uscire. Sempre per ragioni di sicurezza e sempre a Hannover, sembrava che la polizia avesse annullato anche un concerto della band tedesca Söhne Mannheims in programma alla Tui Arena. Il concerto si è poi tenuto.
Un momento sportivo che doveva essere simbolico, una dimostrazione della forza della normalità contro l’Isis è diventato il freddo riconoscimento della realtà che in queste ore attraversa l’Europa, delle minacce proprio quella normalità. «Il pericolo per la Germania e per l’Europa è alto», ha detto il ministro degli Interni tedesco Thomas de Mazière dopo la cancellazione dell’incontro. Non ha voluto dire chi o cosa abbia messo in allarme la polizia e quali siano state le «molte indicazioni» di pericolo arrivate: ciò rivelerebbe i metodi dei servizi di sicurezza «e metterebbe in pericolo la sicurezza nazionale», ha spiegato. Le indicazioni sarebbero però state così tante da «obbligare» alla cancellazione dell’evento.
La decisione di giocare la partita tra Germania e Olanda non era stata facile da prendere. Venerdì sera, la nazionale tedesca aveva giocato il match contro la nazionale francese allo Stade de France proprio nei momenti in cui un commando terrorista attaccava lo stadio di Parigi e nel resto della città avvenivano i massacri dell’Isis. I calciatori erano rimasti chiusi negli spogliatoi per diverse ore: le autorità calcistiche tedesche erano state vicine a cancellare il match di ieri. I calciatori hanno poi deciso di confermare la partita. Sarà «un messaggio chiaro, un simbolo di libertà e di compassione e di lutto», aveva detto l’allenatore del team Germania, Joachim Löw. Non è stato così. Ci si sta rendendo conto che il pericolo è reale: forse è accresciuto dallo choc degli attentati di Parigi, ma minaccerà la normalità per altro tempo.