CorrierEconomia, 2 novembre 2015
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Le muse all’asta. Che siano di Modigliani, Picasso o Lichtenstein, le venticinque donne più amate da ventitré maestri valgono mezzo miliardo di dollari
Ecco le venticinque donne più amate e costose di sempre. Venticinque «muse» di ventitré artisti per trentaquattro capolavori. In vendita per un totale stimato mezzo miliardo di dollari. Nelle prossime settimane, a New York, la pittura sarà il centro del mondo. Sia per l’economia che per la cultura dell’arte. La Concept Sale inventata da Christie’s è stratosferica. Una magia. Il tema scelto è The Artist’s Muse. Da un paio d’anni la maison del finanziere Francois Pinault ha deciso di cambiare registro. Scardinando le classiche categorie dei dipartimenti e persino il tradizionale calendario. Ora – racconta Giovanna Bertazzoni, da alcuni anni al top della casa d’aste con la carica di International Head of Department, Impressionist and Modern Art- Christie’s – di volta in volta crea un tema e da lì traccia la ricerca di capolavori, trasversali alle epoche, costruendo aste sperimentali. Poi sceglie il momento più aggregante (la settimana prossima) e intorno fissa il calendario degli altri appuntamenti consueti.
Trasparenza
Sotheby’s invece rispetta la tradizione e questa settimana propone la Evening Sale di Impressionist and Modern insieme a un catalogo con i capolavori della collezione Taubman. L’anno scorso il totale newyorchese di novembre ha sfiorato i 2 miliardi di dollari. Quest’anno le vendite di moderna e l’asta delle «Muse» hanno previsioni per 1,3 miliardi. A cui si aggiungeranno i totali per la contemporanea. Una tempesta di bigliettoni verdi inonderà i cieli artistici della Big Apple. Con accluse le diatribe sulla poca trasparenza del mercato. Molti sostengono che il mondo delle aste sia un circo governato da pochi gerarchi che decidono gli artisti da lanciare. E le big auction una promozione di accordi conclusi a tavolino, con garanzie e anticipi su affidamenti. Chi può dire se un’aggiudicazione corrisponda a una effettiva transazione? Chi controlla l’origine degli ingenti capitali che si stanno riversando sull’arte? Sotheby’s, quotata in Borsa a New York, è obbligata a una maggiore trasparenza.
Ma a parte le polemiche sulla necessità d’una maggiore regolamentazione, i cataloghi delle vendite in arrivo a New York sono il concentrato di trenta mostre strabilianti. Nella serata delle «Muse» (lunedì 9) il Nu couché dipinto nel 1917-18 da Amedeo Modigliani è straordinario e rischia di rompere il muro dei 100 milioni di dollari, frantumando il record precedente (70,7 milioni). La Nurse di Roy Lichtenstein è quotata «a richiesta», ma secondo indiscrezioni potrebbe valere 80 milioni. Il grande Pablo Picasso del 1969 ( Homme à l’épée ) quota intorno ai 25 milioni. Il nudo di Lucien Freud del 1989 tra 20 e 30. La Woman di Willem de Kooning tra 14 e 18. Il famosissimo Au lit: Le baiser di Henri de Toulouse-Lautrec tra 10 e 15 milioni.
Nell’asta Sotheby’s della collezione Taubman (mercoledì 4) tra i lotti più ambiti un Untitled XXI di de Kooning (25-35 milioni), un ritratto di Modigliani (25-35 milioni), Femme assise sur une chaise di Picasso (25-35 milioni), due Mark Rothko (20-30 milioni ciascuno) e delle ballerine di Edgar Degas (18-25 milioni). Nella tradizionale asta serale Sotheby’s un Kazimir Malevich quota 35-45 milioni. Un paesaggio di Vincent van Gogh del 1889 tra 50 e 70 milioni. E un Picasso bellissimo del 1901 ( La Gommeuse ) intorno ai 60.
Mentre nella Evening Christie’s (il 12 novembre) un René Magritte del 1938 (Le miroir universel) stima 3-5 milioni e un Paul Cézanne, del 1885, 7-10 milioni. Insomma, se impazzite per l’arte e siete molto ricchi volate a New York. Se invece amate la pittura dell’Ottocento non perdetevi l’esposizione milanese a Il Ponte che apre venerdì (asta martedì 10). Qui non servono i milioni per portarsi a casa quadri di eccellente qualità. Anche se, ovviamente, di autori poco sostenuti.