21 febbraio 1861
Lincoln è arrivato a Washington
Abraham Lincoln, eletto presidente degli Stati Uniti lo scorso 6 novembre, è giunto in gran segreto a Washington, dove dovrà prestare giuramento. Non cessano le minacce provenienti dagli stati del Sud. A Baltimora hanno tentato di ammazzarlo • «Noi vedemmo arrivare sulla piattaforma una magra, ossuta figura lunga sei piedi e quattro pollici (1 m. 90 cm.) un po’ curva, dondolante, sgraziata, vestita con nessun garbo e che aveva un modo di gesticolare che destava il riso. Questa figura era Lincoln. Egli ha una faccia che inquieta. È brutto e piace. Quando parla fissa in faccia alle persone i suoi occhi grigi, fondi ed acuti che brillano sotto la folta incolta capigliatura, sotto la fronte vasta, solcata di molte rughe. Ha la bocca larghissima, le labbra, specialmente la inferiore, grosse; il naso lungo e forte; le braccie smisurate e alle mani enormi soltanto i suoi enormi piedi possono essere paragonati» (ritratto di Lincoln nel 1858, scritto da John Russel, corrispondente del Times, nel resoconto di un dibattito col giudice Douglas il quale sosteneva che l’abolizione dello schiavismo avrebbe ridotto il Sud in miseria. A questo Lincoln rispondeva: «Se la schiavitù non è un crimine niente è un crimine») • «Era lungo e magro, camminava dinoccolato, aveva mani e piedi enormi» (Antonio Agresti).