31 gennaio 1861
Sul primo numero della “Nuova Antologia” un saggio sulle donne di Cristina di Belgioioso
A Firenze, per volontà dell’editore Treves, esce il primo numero de “La Nuova Antologia”, direttore Terenzio Mamiani. Tra i contributi, quello della principessa Cristina di Belgioioso, con un saggio sulla condizione femminile intitolato Della presente condizione delle donne e del loro avvenire in cui si legge tra l’altro: «Non sarebbe ormai tempo che la società così ansiosa di abbattere tutte le tirannidi, e di stendere la mano a tutti gli oppressi (del che la benedico e la lodo) si ricordasse che in ogni casa, in ogni famiglia, v’hanno vittime più o meno rassegnate, assorte nel procurare la maggior dose di felicità possibile a chi le condannava ad una vita di dipendenza e di sagrifizio, parecchie delle quali comprerebbero lietamente a così caro prezzo il bene di essere costantemente amate dall’oggetto, a cui si consacrarono, e questo inadeguato compenso poche l’ottengono? Non è forse tempo che le compagne, le madri dei signori del creato, sieno tenute seriamente come creature ragionevoli, dotate di potenze intellettuali forse speciali, ma non necessariamente inferiori a quelle dell’uomo? Non so se m’inganni, ma sembrami che la società (e quando dico la società, intendo parlare quasi esclusivamente degli uomini) non sia più così aliena come per lo passato dal muovere un primo passo verso la giustizia quanto alle donne». Un tempo il Mamiani, d’accordo con Mazzini, aveva sostenuto che sarebbe stata «un’ignominia scrivere su un giornale diretto da una donna» e questa donna era proprio la Belgioioso.