10 marzo 1861
Francesco II sta vendendo i suoi tesori
«Dal rifugio malinconico che gli ha offerto il Pontefice, Francesco II di Borbone fa sentire la propria voce. Intrattiene ad esempio rapporti con Napoleone III, attraverso l’ambasciatore francese a Roma, duca di Gramont e di Guiche. Oggetto di queste conversazioni indirette sono i "beni farnesiani", un complesso di sublimi opere d’arte di proprietà borbonica che il deposto sovrano vorrebbe alienare e l’Imperatore assicurare alla Francia. L’interesse di Napoleone III riguarda anche ciò che resta del museo archeologico Campana, che Franceschiello ha già venduto alla Russia - in cambio di 150 mila scudi, si precisa - ma che i francesi vorrebbero riscattare. Su simili tesori ha puntato gli occhi anche la Corte di Spagna: occorre, per non creare dissapori o malintesi, informare Madrid delle trattative con Parigi, e metterne al corrente, per delicatezza, il governo pontificio» (Nello Ajello, 10/3/2011).