30 marzo 1861
Assassinato per strada con una coltellata alla tempia
«Nella sera dei 30 vigilia di Pasqua, circa le ore 10, Giuseppe Pagnoncelli, nepote del commissario della Camera, figlio di Onorato Pagnoncelli impiegato al Ministero dell’Interno, mentre dalla via di Panico sboccava alla piazza Madama, ricevette da incognita mano un colpo di pugnale sub tempia sinistra che gli tolse la favella e condotto all’ospedale di S. Giacomo nella mattina seguente cessò di vivere. Si suppone che il delitto sia stato commesso per gelosia, poiché il Pagnoncelli si vantava amoreggiare con una figlia del negoziante chincagliere Bardaner al palazzo Carpegna e che benché vi fossero altri pretendenti, egli però ne aveva la preferenza. Si trovarono in dosso al suddetto una pistola finta ad uso giuocattolo di ragazzi ed un orologio finto. Egli aveva 17 anni ed era uscito di poco dal collegio di Anagni» (Nicola Roncalli, Cronaca di Roma, vol. IV 1859-1861, a cura di Domenico Maria Bruni, Gangemi 1972).