12 aprile 1861
Scoppia la Guerra di secessione americana, italiani sia tra i nordisti che tra i sudisti
Oggi è scoppiata in America la guerra fra nordisti e sudisti, ovvero fra gli «yankees» anti-schiavisti dell’Unione e i «Dixies», gli stati schiavisti della Confederazione. Il conflitto deflagra quando l’artiglieria sudista apre il fuoco per impedire il rifornimento del presidio nordista di Fort Sumter, in Carolina del Sud. Nei due eserciti militano anche reduci delle guerre risorgimentali italiane. Volontari piemontesi e liberali italiani indossano le giacche azzurre nordiste. Si riuniranno in due unità. La prima sarà quella delle «Garibaldi Guards» del «39th New York Infantry Regiment». Adotterà il cappello dei bersaglieri sabaudi e la bandiera italiana usata nel 1848 da Garibaldi in Lombardia e nel 1849 a Roma. L’altra sarà «L’Italian Legion», con bandiera americana, fregiata da un fiocco tricolore e la scritta: «Vincere o morire». Nell’esercito sudista si sono invece arruolati centinaia di reduci dell’armata borbonica. Sono inquadrati in altre «Garibaldi Guards». Disconosciute però dal generale Garibaldi, sostenitore della causa nordista, prenderanno il nome di «Legione italiana». Nel 1862 diverrà il «Sesto Reggimento European Brigade». La guerra li farà combattere fra loro. Il 25 maggio 1862 i bersaglieri nordisti del «39th New York Infantry Regiment» si scontreranno con i confederati ex borbonici, che li metteranno in fuga alla battaglia di Winchester (Maurizio Lupo, 12/4/2011) • In due fogli datati Parigi, 14 febbraio 1890, scritti in francese, il colonnello Alessandro Repetti rievoca: «Nel mese di aprile 1861 il reggimento che io ho costituito sotto il nome di Garibaldi Guard (39° New York) è stato ispezionato e accettato in servizio dall’aiutante Generale d’Albany. Io ho preso parte alla battaglia di Bull-Run (...). Io ho preso parte, in seguito, a un gran numero di fatti d’arme e alle battaglie di Manassas, di Petersbourg, di Chancellors Ville, di Gettisbourg, etc. etc. Nel luglio 1862 sono partito per l’Italia con una missione confidenziale per tentare di persuadere il Generale Garibaldi a prendere parte alla guerra di secessione. Quando sono arrivato l’affare d’Aspromonte era già deciso. La ferita del Generale Garibaldi gli impedì di accettare la proposta che gli avevo presentata, perciò ho condotto presso il presidente Lincoln come inviato militare il Generale Luigi Fogliardi. Il mio reggimento è stato ingaggiato per la durata della guerra, dunque ho lasciato l’armata federale nel marzo 1865» (Paolo Bianchi, Libero 16/3/2010) • «Lincoln s’affidò al Piano Anaconda. Lo aveva elaborato il generale Winfield Scott, comandante dell’esercito Usa all’inizio della guerra: mirava a piegare il Sud costringendolo alla fame con l’azione combinata di un vigoroso blocco navale e d’una pressione militare sulle regioni di confine» (Marco Palombi. Leggi qui il suo articolo) • Lincoln ha mobilitato 75 mila volontari (leggi qui l’articolo di Christian Rocca).