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 1861  aprile 08 calendario

Cavour invita all’ottimismo

L’Austria ruggisce. La diplomazia del Papa cerca pretesti perché le armate di Vienna invadano il Regno d’Italia. I monarchi deposti eccitano il brigantaggio. Napoli pare una polveriera, sobillata dai Borboni e dai camorristi al loro soldo. Persino Garibaldi alza la voce, offeso per lo scioglimento della sua armata in camicia rossa. Ce n’è abbastanza per alzare la tensione. Cavour ne è consapevole e oggi, lunedì, manda istruzioni ai suoi funzionari perché ostentino «non solo la più serafica calma, ma anche un vibrante ottimismo per le sorti del Paese». «Non si smetta di festeggiare l’unione raggiunta e si celebrino le opere già realizzate per l’Italia. L’Austria non pensi di averci impaurito». Le feste diventano arma di propaganda. Ieri sera la corte ha organizzato nel Palazzo Reale di Torino un fastoso ricevimento con le più alte cariche di Stato. A Pisa è stata resa solenne l’inaugurazione della ferrovia che unisce la città con Viareggio. I giornali enfatizzano la presenza del cardinale Corsi, che certo non è piaciuta a Papa Pio IX. A Milano si è organizzata una festa al caffè Martini, dove gran folla si è congratulata con gli ufficiali ungheresi che hanno abbandonato l’armata austriaca per unirsi a quella sabauda. Nelle stesse ore una parata della Guardia nazionale napoletana è sfilata a Milano per essere passata in rivista dal generale La Marmora, sui bastioni di Porta Venezia (Maurizio Lupo, 8/4/2011).