13 aprile 1861
Tonfo a Parigi del Tannhäuser di Wagner
Urla, fischi e risate hanno accolto all’Opéra di Parigi il Tannhäuser di Wagner: «Ai ripetuti timori espressi sulla lunghezza del lavoro, replicai che non comprendevo tale inquietudine. Non era possibile, infatti, annoiare un pubblico abituato a divertirsi nell’ascoltare la Semiramide di Rossini. Tuttavia, io dimenticavo che in queste rappresentazioni il pubblico non si cura né dell’azione né della musica, e che la sua attenzione si rivolge solo ai virtuosismi dei cantanti. Ora, il Tannhäuser non era stato composto per le esibizioni dei cantanti…» (Wagner) • «Gli ascoltatori parigini erano ben disposti verso le novità, anche brusche, ma respinsero il linguaggio musicale dell’opera germanica per eccellenza: qualcosa di analogo, ma amplificato fino ad un esito catastrofico, si ebbe con il successivo sforzo di importazione musicale, il Tannhäuser del 1861, fischiato da un pubblico di autentici congiurati, intellettuali, aristocratici, membri del Jockey club: con una conseguente sfortuna teatrale del malcapitato, duramente respinto» (Mario Bortolotto).