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 2015  agosto 10 Lunedì calendario

Biografia di Gregorio Paltrinieri

• Carpi 5 settembre 1994. Nuotatore. Specializzato nello stile libero. Medaglia d’oro nei 1.500 alle Olimpiadi di Rio 2016. Campione del mondo e primatista europeo nel 1.500 (sia in vasca corta che in vasca lunga), primatista europeo negli 800 (in vasca lunga). Agli Europei 2012 di Debrecen medaglia d’oro nei 1.500. Ai Mondiali di Barcellona 2013 bronzo nei 1.500. Agli Europei 2014 di Berlino medaglia d’oro nei 1.500. Ai Mondiali 2015 a Kazan Oro nei 1.500 e argento negli 800. «Sono sempre stato forte, sai? La verità è che il talento ce l’hai o non ce l’hai, non è che puoi allenarlo».
Vita È entrato in acqua a tre mesi appena per un corso di acquaticità con il padre Luca, che gestiva una piscina a Novellara. La mamma Lorena «è terrorizzata dall’acqua e quando siamo al mare, al massimo, si bagna le gambe. Più in là non va, se non tocca. Le stava pervenire un colpo, una volta, durante una vacanza in barca alle Eolie. Avrò avuto 12 anni e, prima di colazione, tutte le mattine mi tuffavo e raggiungevo l’isola. Poi tornavo indietro. Ma facevo già le gare da un pezzo» (a Ilaria Bellantoni).
• Maturità scientifica (voto: 80 su 100), è iscritto a Scienze Politiche. Arruolato nelle Fiamme Oro della Polizia: «Ho uno stipendio di 1.500 euro. Che si somma alle medaglie che riesco a vincere». È allenato da Stefano Morini, uno degli ex allenatori di Federica Pellegrini.
• «Ho sperimentato tutti i corsi di nuoto possibili, a 6 anni ero in agonistica, a 7 gareggiavo. Da piccolo, però, scegli la specialità che ti viene meglio, quindi io sono diventato ranista. Solo che a 12 anni mi sono venute delle gambe lunghissime e ho cominciato ad avere qualche difficoltà perché la rana è una specialità molto tecnica e funziona se hai leve corte. Così mi è toccato virare sullo stile libero e le distanze lunghe. Sono sempre stato un fondista e più mi allenavo più andavo meglio. Ho iniziato coi 400 e sono arrivato ai 1.500. Naturalmente».
• «Avevo 16 anni ai Mondiali di Shanghai 2011 e ricordo che feci schifo: peggiorai il mio tempo di 15 secondi. Però mi servirono quei primi Mondiali, da quel momento mi sono sempre allenato nello stesso modo, senza periodi in cui andassi benissimo ma nemmeno malissimo. Sono rimasto costante. Pian piano ogni anno ho migliorato qualcosa. Adesso diventerà sempre più difficile. Non so dove potrò fermarmi» (a Stefano Arcobelli).
• «Le virate non saranno mai il mio punto di forza, è certo. Molti mi criticano per questo e sono ormai un po’ stufo. Ok, non saranno belle, ma sono efficienti».
• «Mi alleno tutti i giorni tranne Natale, Capodanno e due settimane d’estate. Per me non esistono domeniche. Mi alzo alle 7 e dalle 9 alle 11 nuoto. Poi ricomincio alle 17 e vado avanti per altre due ore. Un giorno sì e l’altro no faccio palestra: esercizi a corpo libero, niente macchine».
• «Dicono che sono l’atleta a cui Federica Pellegrini cederà il testimone. Ma Fede è Fede. La più forte nuotatrice italiana di tutti i tempi. Proverò anch’io a restare sul podio per sei mondiali consecutivi, ma obiettivamente è un’impresa quasi impossibile» (ad Alessandra Retico).
• «C’è chi mi chiama il Ciclone di Carpi, ma l’altro giorno è arrivato un signore a Ostia che mi ha chiamato il Tornado, per la furia che scateno in acqua e perché non riesco a fermarmi. Se devo scegliere, mi piace più questo soprannome».
Critica «Odia inseguire, il ragazzo di Carpi. Parte e conclude a pieni giri, mulinando braccia e gambe come se non avesse fatto altro nella vita. Dicono che grazie a lui il nuoto azzurro abbia ripreso colore dopo anni di saliscendi col mugugno: hanno ragione» (Dario Pellizzari).
• «Con quel ciuffo pieno di idee, il naso all’insù, la barba non fatta, le risate piene e la voglia di conquistare il mondo, Greg è il caposcuola di una generazione. Dopo Fede, il più pop» (Alessandra Retico).
Passioni Grande appassionato del basket Nba, tifoso dei New York Knicks. «Da piccolo mi sarebbe piaciuto giocare a basket, sono sempre stato abbastanza alto. E ci sono anche dei playmaker forti della mia statura, 1.91, ci avrei potuto provare. Ma ho iniziato a nuotare e allora...».
• Juventino.
• Fidanzato dal 2013 con Letizia, ex compagna di scuola del liceo, ora iscritta a medicina. «Un medico un po’ geloso. Ma ci sta. Io però sono fedele»