20 maggio 2015
Tags : Bogarelli Marco
Biografia di Bogarelli Marco
• Milano 19 dicembre 1956. Manager. Presidente di Infront Italy, società che fa capo alla Infront Sports & Media e che si occupa di assistere la Lega Calcio nella vendita dei diritti tv e di gestire l’immagine di molti grandi club e delle grandi manifestazioni di sci, pallavolo, equitazione ecc.
• Laureato in Economia alla Bocconi di Milano, ha iniziato occupandosi di Giganti del basket, rivista sportiva fondata dal padre Bruno, piccolo editore. Nel 1995 fondò la Media Partners Digital, società di marketing sportivo che nel 2006 venne acquisita dalla Infront Sports & Media. Grande amico dell’ad e vicepresidente del Milan Adriano Galliani, fino all’agosto 2012 era presente anche nel cda di Milan Channel.
• Infront Italy (225 milioni di fatturato e 11,6 di utile nel 2013) si è aggiudicata la commercializzazione dei diritti tv della Serie A fino al 2021 e per il triennio 2015-2018 ha raccolto circa 3,6 miliardi di euro che i club si spartiranno. Nel febbraio 2015 Infront Sports & Media è stata ceduta per 1 miliardo e 50 milioni dal fondo britannico Bridgepoint al colosso cinese Wanda, gruppo immobiliare guidato da Wang Jianlin. Precisò allora Bogarelli: «Noi manager ci siamo impegnati a restare ai nostri posti con un accordo di stabilità fino al 2020. Questi sono mestieri nei quali le persone contano» [Sergio Luciano, Pan 19/2/2015].
• «È il padrone del calcio italiano (…) Il gruppo della famiglia Berlusconi esce sempre bene dai negoziati in cui è coinvolta Infront, i critici sostengono che questo dipenda dal passato di Bogarelli nel gruppo Fininvest e dal suo legame con Adriano Galliani, amministratore delegato del Milan ora ridimensionato da Barbara Berlusconi» (Stefano Feltri) [Fat 26/11/2014].
• «Io sono solo un manager. Infront Italy fa parte di un gruppo con 25 uffici tra Europa e Asia e oltre 600 dipendenti. Operiamo in tutto il mondo con 3.400 giornate-evento all’anno, abbiamo realizzato la produzione media del Mondiale in Brasile costruendo dal nulla l’International Broadcast Centre con 3.200 impiegati. Sviluppiamo i brand sportivi a 360 gradi e in Italia lo facciamo anche nello spettacolo, con X Factor, MasterChef e Crozza (...) Io non cerco di limitare il mio business, sarei un cattivo manager. Non c’è una posizione dominante perché non esercitiamo quel tipo di politica. Ci muoviamo in base alla profittabilità del business, che significa far consumare più calcio. Tutto ciò l’abbiamo ottenuto portando risultati, stimolando la crescita. Non è che ora io mi fermi perché qualcuno mi dice che domino qualcosa: la mia agenda non è di controllo ma di profittabilità. Se non la realizzo mi licenziano. Faccio parte di un gruppo che ha come maggiori azionisti dei fondi di investimento, il cui mestiere è comprare e vendere» (a Marco Iaria) [Gds 12/11/2014].
• Sulla sua presunta vicinanza a Silvio Berlusconi: «Non ho mai lavorato un minuto per Fininvest o Mediaset. Mi occupo di televisione dal 1981, come potevo non incrociare i destini di Berlusconi che ha inventato la tv privata in Italia? Sono amico di Galliani, ma ai tempi di H3G, che firmò con Juventus, Milan, Inter e Roma, noi di Media Partners ci trovammo a competere proponendo l’accordo con Vodafone a tutte le altre squadre» (a Iaria, cit.).
• Soprannominato “Il Boga”.