14 maggio 2015
Tags : Carlo Aveta
Biografia di Carlo Aveta
Portici (Napoli) 24 febbraio 1974.
• Esponente della Destra di Storace, ricandidato alle Regionali del 2015 nella lista Campania in Rete, al fianco del candidato governatore Vincenzo De Luca (Pd). «Fortunatamente sono un uomo libero e il mio cervello funziona ancora bene. De Luca è l’unica svolta possibile».
• «Dopo ventiquattro anni di militanza nella Destra, ho cambiato idea. Ma ora, per la prima volta. Una vita fa, Berlusconi era il rinnovamento, ora il faro è Renzi, e ho scelto di stare con De Luca perché ha mostrato di saper amministrare. E allora? Devo essere massacrato dall’élite del politicamente corretto?»
• Noto per le foto che lo ritraggono davanti alla tomba del Duce e per una sua sortita di un anno fa, quando commentando le foto di un “gay pride”, disse: «I gay mi fanno schifo. Si può ancora dire in un Paese libero e democratico?».
• «Tre uomini che sfilano, in una pubblica piazza, davanti a bambini e bambine, in baby-doll. È una scena decente, quella? Secondo me no. E lo ribadisco. Nulla c’entra l’orientamento sessuale dei soggetti ritratti che potrebbero essere tranquillamente eterosessuali in vena di scherzi o attori travestiti. È contro il buon gusto e contro la decenza camminare per strada conciati così, punto. Chi vuole farmi dire cose che non penso, ha sbagliato tattica. Così come dico che anche le proteste a seno nudo delle Femen mi fanno schifo. Sarò accusato di essere un anti-femminista, quindi?».
• «Mi sono iscritto a 17 anni all’Msi. Poi sono stato in An finché non è stata sciolta. Ora sono meno forcaiolo. Ma, dico io, dopo quasi 100 anni possiamo parlare con un po’ più di serenità di Mussolini? Per dire, cosa? Tra il ’22 e il ’36, e sottolineo il ’36, Mussolini fece la sanità e la previdenza pubblica, le opere pubbliche e le partecipazioni statali che ci hanno copiato in tutto il mondo. Un periodo che dette lustro all’Italia. Il dopo lo cancello: le leggi razziali, l’innamoramento del pazzo, la guerra».
• «Va regolarmente in pellegrinaggio a Predappio e dice che fino al 1938 il fascismo ha fatto cose buone come le bonifiche» (Gianni Cuperlo).
• «Ci sono andato più di una volta. Mia mamma abita a Firenze e quando la vado a trovare mi allungo un po’. Sì ci vogliono due ore, che vuole che sia? E comunque ci vanno 500 mila persone l’anno».
• «Ma quale fascista. Io cerco solo di applicare la moralità nella politica: ho rinunciato al vitalizio prima dei grillini». Era l’8 febbraio 2013.
• Quando è passato nelle liste del Pd Storace l’ha accusato di essere un voltagabbana. Ma lui replica: «È lui che mi ha cacciato per aver detto che De Luca era stato un ottimo sindaco. Roba da regime».
• «Il centrodestra è una fogna. Caldoro è un ignavo, Cesaro detto Giggino a Purpetta è imbarazzante perché non coniuga nemmeno i congiuntivi. A Salerno la Carfagna ha fatto più danni della grandine. Anche gli elettori che prima votavano Berlusconi due su tre non lo voteranno. Che sono tutti voltagabbana? No. Servono uomini del fare. Basta giocare con comunisti e fascisti. Da due anni votano insieme su Mare Nostrum, F35, unioni civili».
• Un figlio, Angelo Benito.
(a cura di Jessica D’Ercole)