13 aprile 2015
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Biografia di Silvia Sardone
• Milano 25 dicembre 1982. Avvocato. Politico. Di Forza Italia. Consigliere milanese di Zona 2, segretaria di Fi a Sesto San Giovanni. Lanciata nella trasmissione di Giulia Innocenzi Announo (La7) come volto della giovane destra berlusconiana.
• Laurea in Giurisprudenza alla Bocconi, inizi ad Afol, la società che si occupa di lavoro per la Provincia. «La giovane Sardone finisce subito al centro delle polemiche, accusata dai revisori dei conti di cattiva gestione (“E grazie, avevo tagliato i loro emolumenti”). Nel 2014 è arrivata la piccola porzione di celebrità. Le televisioni, quelle nazionali ora, la cercano. È il volto nuovo di Forza Italia, funziona, nei dibattiti è efficace» (Andrea Senesi) [Cds 15/3/2015].
• Nel 2014 è entrata nella segreteria regionale di Forza Italia con il ruolo di Responsabile attività movimentiste.
• «Non si sa come non è invisa alla nervosa compagnia delle donne berlusconiane, a cominciare da Daniela Santanché, a cui chiede consigli. Sardone, che già frequenta combattivamente i principali talk-show, qualche tempo dopo la prima uscita dell’ex-Cavaliere s’è vista recapitare un invito a cena ad Arcore che lì per lì le ha fatto tremare le gambe. È andata con il marito e il contenuto del colloquio è rimasto segreto, anche se il leader in persona s’è affrettato a precisare che “non si è parlato di seggi”» (Marcello Sorgi) [Sta 12/3/2015].
• «Quasi nativa digitale, appena 32 anni, Sardone è una giovane politica 2.0, lontana anni luce dal berlusconismo che dice “Gogol” invece di Google. I suoi profili social sono vivaci quasi in stile grillino, nella sua pagina personale le micro battaglie della Zona 2 di Milano (le panchine di viale Monza, le sale slot di via Padova) si alternano ai fondamentali del berlusconismo che fu» (Susanna Turco) [Esp 12/3/2015].
• «Parrebbe la nuova fiamma (politica) di Berlusconi. Da quando Silvio le ha timbrato il passaporto per la visibilità mediatica, non perde occasione. Attiva, testarda, grintosa, sa esprimersi con concetti netti: “Basta al partito degli aperitivi e dei convegni chiusi”, “Basta con i Razzi: come fa a rappresentarmi, in Parlamento, uno così?”, “Landini lei non lavora dagli anni Ottanta, quando io gattonavo”, “Chi come Verdini ha fatto l’errore di fidarsi di Renzi deve pagare”. L’occhio lungo di Berlusconi l’aveva notata al casting di villa Gernetto (un talent per futuri forzisti): “Mi è piaciuta solo lei, quella che ha due figli e va già in tv”. Forse troppo, forse adesso Silvia comincia a esagerare. Anche se rivendica le sue origini semplici (è cresciuta a Sesto San Giovanni, l’ex Stalingrado d’Italia), il suo sito e le sue apparizioni tv denotano laboriosità strategica unita a una buona dose di spregiudicatezza: vuol essere il volto mediatico dell’ultimo berlusconismo» (Aldo Grasso) [Cds 12/4/2015].
• «Sono una che lavora, che sta in famiglia e che nel tempo libero fa politica. Mi chiamano in continuazione i cittadini. “Silvia, fa’ qualcosa per questo problema”. E io m’attivo. La politica è ascoltare il territorio e in Fi mi pare che questo principio sia poco praticato».
• Sposata, due figli, Riccardo e Lorenzo.