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 2015  marzo 10 Martedì calendario

Biografia di Camille Muffat

Nizza (Francia) 28 ottobre 1989 – Villa Castelli (Argentina) 9 marzo 2015, in un incidente aereo. Nuotatrice francese. Tre medaglie olimpiche a Londra 2012 (oro sui 400 stile libero, argento sui 200 e bronzo con la staffetta 4×200), un titolo mondiale e tre titoli europei in vasca corta, oltre a 17 titoli nazionali.
• Figlia di Guy, fisioterapista appassionato di boxe e ciclismo e di Laurence, maestra d’asilo, nuotatrice professionista a livello regionale: «Sin da piccola ho dovuto incanalare l’energia di mia figlia. Era gelosa della sorella e voleva l’esclusiva sul padre. Sbatteva porte, faceva caprici, buttava le sigarette dello zio: una volta riuscì a bruciarmi il tappeto del soggiorno perché voleva fare un fuoco da campo». Una sorella maggiore, Chloé, e un fratello minore, Quentin [Libération 15/7/2013].
• Ha iniziato a nuotare a sette anni e durante la sua breve carriera non ha mai lasciato l’Olympique Nice Natation.
• Salita alle cronache nel 2005 quando, a 15 anni, batte Laure Manaudou ai campionati di Francia a Nancy («La stampa cerca di mettermela contro»). Enrico Sisti su Repubblica: «Commise un reato di lesa maestà. Ed era solo l’inizio. Poco dopo l’oro di Londra entrò nella giuria di Miss France. Alain Delon, giurato come lei, le chiese: "Hai mai pensato di recitare?". Lei: "Io? Lo faccio sempre". "Perfetta, facciamo cinema?". Lei non disse altro, si voltò dall’altra parte e cominciò a chiacchierare con Mirelle Darc» [Rep 13/7/2014].
• «Cosa faccio nel tempo libero? Niente di particolarmente interessante. Ho una vita più normale della maggior parte delle altre persone. Sono una ragazza, amo il mio gatto. Nel fine settimana mi piace andare nei negozi, andare a cena con il mio ragazzo. La domenica vado a trovare i miei genitori, mio fratello, mia sorella, i miei nonni. E mi piace fare i puzzle». Negli ultimi tempi aveva anche un cane.
• Altezza: 1,83 metri.
• A 24 anni – ovvero nell’estate del 2014 – dopo soli dieci anni di eccezionale carriera, ha deciso di lasciare lo sport agonistico: «Penso di essere abbastanza curiosa per esplorare qualcos’altro. Il mio corpo avrebbe potuto sopportare altri 10 anni, ma io sono padrona della mia vita» [Henri Seckel, Le Monde 9/3/2015]. Stefano Arcobelli su Gazzetta: «Da nuotatrice aveva cominciato con misti: si allenava con l’altro fenomeno Yannick Agnel, olimpionico a Londra, agli ordini di Fabrice Pellerin, e dopo l’oro nei 400 e l’argento nei 200 oltre al bronzo nella staffetta 4x200, aveva vissuto il post Londra in modo un po’ contraddittorio: felice per aver raggiunto l’apice della carriera, stranamente tormentata anche se a ragione per via di quanto successe nel club: Agnel aveva rotto con l’allenatore per trasferirsi a Baltimore ed allenarsi con Phelps, lei cominciava a sentirsi strana, aveva provato ad allenarsi con altre mezzofondiste come la spagnola Belmonte e la danese Friis, ma senza successo. Le era rimasta a fianco solo Charlotte Bonnet, considerata un’erede. Ma alla fine è saltata: ha visto esaurirsi il rapporto con il coach troppo duro».
• Fabrice Pellerin, il suo coach: «Camille era una di famiglia. L’ho allenata per dieci anni e conosciuta in un periodo, quello dell’adolescenza, dove si cambia molto. E’ come se fosse stata una seconda figlia. Quando penso a lei non c’è solo la dimensione sportiva. In tanti anni posso contare le sue assenza sulle dita di due mani. Era costante, regolare, educata. E’ veramente difficile dire era perché non riesco ancora a immaginare che sia morta».
• È morta a soli 25 anni, in Argentina, dove si trovava per girare Dropped, un reality francese per Tf1, simile l’Isola dei famosi. Lei, la velista Florence Arthaud, il boxeur Alexis Vastine, cinque operatori francesi e due piloti argentini, volavano in parallelo su due elicotteri quando, poco dopo il decollo (alle 17 ora locale, 21 ora italiana), si sono scontrati. C’è stata un’esplosione fortissima e nessun superstite.
• Era fidanzata con William Forgues, anche lui nuotatore: «Chiamava Camille “Madame 100%” (Signora 100%, ndr). Riusciva in tutto quello che faceva. Prima di partire per il reality era serena. Stare lì era una sua scelta, una scelta che la rendeva felice». I genitori hanno appreso la notizia della morte da lui: «Non rispondevano al telefono. Così ho preso la macchina e all’1.30 ho suonato alla loro porta. È stato terribile» [L’Express 9/3/2015].
• Negli ultimi mesi per tenersi in forma ha provato il golf, la pallamano, il surf.
• «A volte la vita non è giusta…» (l’amica e collega Federica Pellegrini ).