2 febbraio 2015
Tags : Guido Catalano
Biografia di Guido Catalano
• Torino 6 febbraio 1971. Poeta. Ha pubblicato sei raccolte di poesie, da ultimo Piuttosto che morire mi ammazzo (Miraggi edizioni). È stato ospite fisso della trasmissione di Camila Raznovich True Line (Mtv) e di Barbareschi Sciock (La7). Tra i protagonisti del Laboratorio Zelig di Torino.
• «È un caso. Un caso surreale. Perché a vederlo è un po’ così, stralunato, fuori posto, a disagio. Poi attacca a parlare, e allora vola altrove. La parola è il suo campo e lì si muove alla grande. L’ultimo libro ha venduto diecimila copie con un piccola casa editrice, Miraggi» (Elena Lisa) [Sta 9/5/2014].
• «Per vivere mi esibisco in strabilianti reading dovunque mi sia concesso. Ne faccio oltre centocinquanta l’anno, il che a pensarci bene è una cosa pazzesca. Ancor più pazzesco è che io non sia ancora diventato ricco».
• «Ho capito che volevi fare il poeta come mestiere quando ho scoperto che la faccenda funzionava e la gente veniva ai miei spettacoli e ritornava e portava gli amici, le cugine e i nonni. Poi mi son escluso il piano b. Non so fare altro. Poi mi piace un sacco quando gli altri poeti s’incazzano come delle bestie, che l’idea di poeta professionista per alcuni è una bestemmia. È bellissimo. C’è stato un momento, era un mercoledì di inverno, che capii di essere il più bravo del mondo. A quel punto è stato un passo naturale cercare di cercare di camparci».
• «Stimo Maurizio Milani. È uno della vecchia guardia. Quella del cabaret di Paolo Rossi, Cornacchione, Albanese e altri a scelta. Diverse persone, negli anni, mi hanno detto che ho qualcosa di milanesco. Soprattutto nel modo di esporre le cose. Non so, non sono mai stato un suo enorme fan. Però evidentemente, qualcosa c’è. Ma non voglio pensarci troppo che sennò mi viene l’ansia».
• Ha lavorato per due anni come portiere in un residence a Torino.
• Barba folta e scura.