Specchio dei Tempi - La Stampa, 22 giugno 1973
Il delirio del goleador è vera festa?
Un lettore ci scrive da Castagnole Lanze:
«Giorni fa, leggendo del periodo aureo del calcio azzurro, quello dei tempi di Pozzo, sono rimasto colpito da una dichiarazione di Giuseppe Meazza, considerato da molti (Valcareggi compreso) il più grande calciatore italiano di ogni epoca, il quale rilevava che una volta le folle calcistiche “non deliravano come adesso” e che “quando uno di noi segnava un gol anche di grande importanza, nessuno correva verso il pubblico sollevando le braccia e correndo a scatenare quel putiferio, che oggi accade negli stadi magari permolto meno”.
Orbene a proposito dei “deliri” di adesso (caroselli rombanti, scoppi di mortaretti e di fuochi d’artificio, bandiere a chilometri, ecc.), che investono i tifosi e cittadini di qualsiasi località per il passaggio di una squadra alla serie superiore, io mi domando: ma che cos’è ’sto cumulo di sentimenti che si scatena, che cos’è ’sta frenesia che travolge tanta gente, trascinandola in una dimensione esaltante che ha dell’incredibile?».
Prof. Remo Gianuzzi