29 dicembre 2014
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Biografia di Tullio Del Sette
• Bevagna (Perugia) 4 maggio 1951. Generale dei Carabinieri. Dal 10 gennaio 2015 comandante generale dei Carabinieri.
• «Laureato in Giurisprudenza, in Scienze Politiche e in Scienze della Sicurezza interna ed esterna, la sua carriera inizia nel 1970, con i corsi dell’accademia di Modena e della scuola di applicazione carabinieri di Roma. Da ufficiale superiore diviene comandante provinciale di Pisa e Torino. Assume incarichi di stato maggiore presso il comando generale dell’Arma. E da generale di brigata e di divisione, viene nominato comandante della regione carabinieri Toscana, e capo dell’ufficio legislativo del ministero della Difesa per oltre sette anni. Promosso generale di corpo d’armata nel 2012, ha retto le Unità mobili e specializzate carabinieri Palidoro a Roma, diventando poi presidente della commissione per la valutazione e l’avanzamento, costituita presso il comando generale dell’Arma. Dal primo gennaio 2013 al 23 giugno 2014 è comandante interregionale carabinieri Podgora a Roma, ricoprendo inoltre la carica di vice comandante generale dell’Arma. Infine capo di gabinetto del ministro Roberta Pinotti» (Claudia Marincola) [Mes 27/12/2014].
• «Nella nomina di Del Sette a comandante generale dell’Arma dei carabinieri c’è chi vede brillare la firma decisionista di Matteo Renzi. Non solo per il ruolo fin qui ricoperto da Del Sette come capo di gabinetto del ministero della Difesa e per il fatto di essere stato per sette anni capo dell’Ufficio legislativo presso lo stesso ministero. Ma anche perché, fa notare una fonte del Foglio che preferisce non essere citata, “in apparenza non costava nulla, al governo, prorogare di tre mesi l’incarico del generale Leonardo Gallitelli, che ha governato l’Arma dal 2009 con risultati riconosciuti da tutti, per consentirgli poi di diventare consigliere militare del nuovo presidente della Repubblica. Renzi ha invece optato per una scelta immediata e netta, che almeno in parte richiama, come filosofia, quella che ha portato la comandante dei vigili urbani fiorentini, Antonella Manzione, a capo dell’Ufficio legislativo di palazzo Chigi. È una rottura di schemi che segnala una discontinuità rispetto alla gestione precedente, anche se il curriculum di Del Sette (che è anche figlio di carabiniere) con il suo medagliere di importanti incarichi dentro l’Arma indicherebbe almeno formalmente il contrario”. Altre fonti raccontano che il nuovo comandante è molto amato e stimato nella Benemerita. Tra i motivi, “il suo non essere un carrierista a ogni costo, la capacità di interloquire con piglio cordiale anche con i bassi gradi e di gestire i rapporti gerarchici in modo più manageriale che militare in senso stretto. Una qualità, questa, particolarmente apprezzata da Renzi”» (Il Foglio) [Fog 27/12/2014].