Corriere della Sera, 23 dicembre 2014
Papa Francesco si è rifiutato di ricevere il Dalai Lama per non creare tensioni con la Cina. Ma nel Vangelo c’è scritto di non accogliere la vittima per non disturbare il carnefice?
È opinione comune di teologi e fedeli che papa Francesco rappresenti nella maniera più semplice le parole del Vangelo sia in quanto dice sia nei suoi comportamenti. Leggo che papa Francesco si è rifiutato di ricevere il Dalai Lama per non creare tensioni con la Cina. Nel Vangelo c’è scritto non accogliere la vittima per non disturbare il carnefice? Ero convinto ci fosse scritto di dare testimonianza.
Vermezzo (Mi)
Caro Bellia,
La Chiesa romana ha un lungo passato statale a cui non ha mai rinunciato. Quando dovette constatare che lo Stato italiano non era una realtà effimera e non sarebbe scomparso dalla carta politica d’Europa, la Santa Sede accettò il fatto compiuto e la Conciliazione, ma volle un territorio, sia pure piccolo, su cui esercitare un potere terreno. È convinta che questo fattore, insieme al suo regime monocratico e alla sua autorità spirituale, le consenta di preservare l’unità di una struttura complessa, composta da una fitta rete di diocesi, parrocchie, istituzioni monastiche, associazioni educative e assistenziali. Queste responsabilità terrene hanno avuto qualche effetto negativo: due grandi scismi (della Chiesa ortodossa e della Chiesa anglicana) e la necessità di venire a patti, pur di salvare le proprie istituzioni, con regimi «pagani» e illiberali, come quello di Hitler, accettando compromessi che vanno sotto il nome di Concordati. Ma la sua struttura fortemente gerarchica e statale le ha permesso di evitare la frammentazione delle sette, vale a dire la sorte toccata ai seguaci di Lutero.
Nel caso della Cina, la Chiesa è alle prese con uno scisma organizzato dal regime. Come Pietro il Grande nel 1721, quando soppresse il Patriarcato di Mosca e lo sostituì con un Santo Sinodo presieduto dal Metropolita della città, Mao Tzedong ha creato una Chiesa nazionale cinese (l’Associazione patriottica cattolica) in cui i vescovi sono nominati dallo Stato. In Cina esistono quindi vescovi scelti dal regime, che la Chiesa romana non può riconoscere, e vescovi nominati da Roma che non sono riconosciuti dal potere comunista e ne subiscono le persecuzioni.