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 2014  dicembre 22 Lunedì calendario

A New York due poliziotti ammazzati per vendicare la morte di due uomini di colore • Bombe incendiarie sulla linea dell’alta velocità • Per i giovani professionisti stipendi sempre più bassi • Il 2014, l’anno più caldo dall’inizio dell’era industriale • Il successo delle matite colorate italiane


New York Alle 15 di sabato pomeriggio a New York, all’incrocio tra la Myrtle e la Thompkins Avenue, un afroamericano di 28 anni, Ismaaiyl Brinsley, si è avvicinato a una macchina della polizia, ha tirato fuori una pistola e ha assassinato gli agenti Wenjian Liu, 32 anni, e Rafael Ramos, 40 anni, sposato, due figli. Poi ha corso fino alla più vicina stazione della metropolitana, dove si è sparato Convinto, come ha scritto su Instagram, di aver «vendicato» Michael Brown ed Eric Garner, i due neri uccisi nel corso di operazioni di polizia a Ferguson, il 9 agosto, e a New York, l’8 dicembre. Il sindaco de Blasio, quando si è recato all’ospedale per rendere omaggio ai due cadaveri, è stato accolto freddamente dai colleghi degli uccisi, molti dei quali gli hanno voltato le spalle. Pat Lynch, presidente della «Sergeants Benevolent Association», cui aderiscono 12 mila agenti, ha arringato i cronisti fuori dall’ospedale, con frasi dure: «Questo omicidio non è casuale. C’è una responsabilità che porta fino all’ufficio del nostro sindaco. Ha le mani sporche di sangue».

Pistola L’afroamericano Ismaaiyl Brinsley, 28 anni, assassino dei due poliziotti, aveva sulle spalle 19 arresti. Secondo la ricostruzione degli investigatori, la sua giornata era cominciata alle 5.45 e con un tentato omicidio: si trovava nella casa della sua ex fidanzata e, dopo un violento litigio, l’ha ferita seriamente sparandole all’addome. Nel frattempo aveva diffuso due messaggi su Instagram. In uno compare la pistola con cui ha ucciso i due poliziotti, nell’altro il messaggio: «Sto per ammazzare quei maiali, questo potrebbe essere il mio ultimo post».

Scontri Secondo i calcoli dell’Fbi, ogni anno più di 400 persone vengono uccise dalla polizia (458, nel 2013); gli scontri a fuoco sono almeno 200mila. Cifre fuori quadro rispetto alla Germania (8 vittime) o alla Gran Bretagna (zero). D’altra parte il sito del Dipartimento di Polizia di New York riporta che i morti in servizio nel Paese, dall’inizio del 2014, sono stati 122; 45 colpiti con armi da fuoco, 55% in più rispetto al 2013 (Sarcina, Cds).

Alta velocità Ieri qualcuno ha provato a fare un attentato alla linea ferroviaria dell’alta velocità: due bottiglie di plastica riempite di benzina e con un innesco realizzato con fiammiferi e diavolina sono state piazzate all’uscita della galleria di San Donato a Rovezzano, frazione del comune di Bagno a Ripoli, hinterland di Firenze. Invece di scoppiare, una delle bottiglie si è incendiata e ha bloccato il traffico ferroviario per qualche ora. L’ordigno incendiario era identico a uno trovato nel cantiere della Tav nel quartiere fiorentino di Campo di Marte.

Professionisti Nel 2015 il reddito medio dei professionisti italiani si fermerà sotto i 30mila euro, dopo essere già sceso, negli ultimi sette anni, del 15% con punte che arrivano al 24. L’impoverimento colpisce soprattutto i più giovani: gli incassi degli iscritti agli ordini che hanno meno di quarant’anni sono inferiori del 48,4% rispetto a quelli dei colleghi over 40 (Bottero e Sodano, Sta).

Temperature Secondo i dati dello statunitense National Oceanic and Atmospheric Administration, tra gennaio e novembre 2014 la temperatura media globale misurata al suolo e sulla superficie degli oceani ha superato di 0,68 gradi la media del XX secolo, pari a 14 gradi. Dunque, a meno di improbabili sorprese, il 2014 sarà l’anno più caldo dall’inizio dell’era industriale. In Italia il 2014 è l’anno più caldo dal 1800, secondo la Banca dati climatologica del Cnr di Bologna. Con le elevate temperature registrate a novembre, il più caldo degli ultimi duecento anni, per il nostro Paese l’anno meteorologico cominciato nel dicembre 2013 si è chiuso «come il più caldo della serie, con una anomalia di più 1,4 °C al di sopra della media del periodo di riferimento (1971-2000). Se guardiamo i dieci anni più caldi dal 1800 a oggi, ben nove sono successivi al 2000», spiega Michele Brunetti, responsabile della Banca dati climatologica. Dice il climatologo del Cnr Antonello Pasini che per abbassare di due gradi la temperatura dovremmo tagliare le emissioni tra il 40 e il 70% entro il 2050 rispetto ai livelli del 1990 (Spataro, Rep).

Matite/1 Ogni anno ciascuno dei quasi 7 miliardi di abitanti del pianeta acquista due matite. Il 20% del mercato mondiale è in mano all’italiana Fila, che chiuderà il 2014 con oltre 230 milioni di ricavi, l’80% realizzato all’estero: una crescita del 10% rispetto al 2013 (Ferrigo, Sta).

Matite/2 La Fila, Fabbrica italiana lapis e affini, fu fondata nel 1920 da un gruppo di nobili fiorentini. Due anni dopo dagli stabilimenti uscivano già 4 milioni di pezzi. Nel 1956, a un passo dal crac, un dipendente, Roberto Candela, decise di rilevare l’azienda e provare a salvarla. Suo figlio Alberto l’ha poi rilanciata e il nipote Massimo, che oggi la guida, l’ha resa globale. Oggi Fila ha 4mila dipendenti, di cui 400 in Italia e il resto in venti filiali sparse in tutto il mondo. A metà degli anni ’90 il fatturato della società era composto per metà dagli strumenti per la scrittura e per metà dai colori. In quel periodo Candela decide di disinvestire nella scrittura e di puntare sul colore: «Solo noi ne facciamo il nostro core business: più del 90% dei ricavi». La Fila ha rilevato numerose aziende, come la tedesca Lyra, la francese Omyacolor, la Lycin in Brasile e ora si prepara a debuttare in Borsa (ibidem).

(a cura di Daria Egidi)