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 2014  dicembre 18 Giovedì calendario

La versione di Gianni Minà sulla fine del disgelo tra Usa e Cuba: «È un grande successo di Fidel Castro e di suo fratello Raul. I fatti dimostrano che il comunismo e il capitalismo sono falliti, mentre Cuba è ancora lì. E i due fratelli hanno avuto la meglio. Tutte le previsioni fatte negli anni dagli esperti sono state smentite»

Gianni Minà, lei frequenta Cuba e Castro da tanti anni. Di chi è il merito di questo disgelo?
È un grande successo di Fidel Castro e di suo fratello Raul. I fatti dimostrano che il comunismo e il capitalismo sono falliti, mentre Cuba è ancora lì. E i due fratelli hanno avuto la meglio. Tutte le previsioni fatte negli anni dagli esperti sono state smentite. Fidel ha 89 anni e scrive 2 articoli a settimana mentre Raul ha cominciato la modernizzazione del paese e gli è parzialmente riuscita. Certamente in questi anni hanno commesso degli errori, causati dalla sindrome d’assedio, che ha influito molto sul governo del paese. La vera sorpresa è che tutti credevano Raul essere meno importante del fratello, invece ha fatto la storia.
Molti sostengono che la negoziazione sia partita con la stretta di mano ai funerali di Nelson Mandela tra Raul Castro e Barack Obama.
Credo che qualcosa sia cominciato molti anni prima, grazie a Jimmy Carter, il 39° presidente degli Stati Uniti. Nel 2002 infatti l’ex presidente andò in vacanza a Cuba e in quell’occasione passò un intero pomeriggio con Fidel Castro. Quell’evento fu un chiaro segno di apertura. Perché è importante: Carter non sarebbe mai andato in visita da altri leader, come in Libia da Gheddafi oppure in Egitto da Mubarak. E invece da Fidel Castro andò.
Chi ci guadagna realmente?
Ci guadagna Cuba e ci guadagnerà il popolo cubano, il popolo oggi con la più bassa mortalità infantile, la più alta media di vita e la migliore organizzazione di protezione civile. Quando arriva un uragano a Cuba muoiono due persone, in Louisiana settecento.
Cosa ha fatto Cuba in questi anni sul fronte internazionale?
Ha saputo affrontare perfino situazioni che non gli competevano. È stato il paese promotore dell’Alba, l’alleanza di cooperazione economica, politica e sociale tra molti paesi dell’America Latina. Cuba è stato il primo paese a intervenire in Africa per l’epidemia di Ebola. I media occidentali non l’hanno riportato, ma i medici cubani sono intervenuti per primi in Sierra Leone e Guinea e sono stati pure penalizzati. Per l’embargo infatti non sono riusciti a percepire lo stipendio lontano da Cuba.
Obama ha ringraziato Papa Francesco e ha salutato l’apertura a Cuba dicendo “Todos somos Americanos”.
Il Vaticano è stato importante, e il papa sudamericano ha influito sicuramente molto nei negoziati tra i due paesi. Il suo ruolo e le sue capacità di dialogo sono state determinanti per questi ultimi eventi. Che dire di Obama: in questi anni ha fatto poco, non è riuscito a cambiare molto, ha fatto cose irrilevanti. Adesso, a due anni dalla conclusione del suo ultimo mandato, ha deciso evidentemente di fare la storia.