il Giornale, 16 dicembre 2014
Bankitalia, le norme e le eccezioni. In una lettera di Salvatore Rossi spiega gli sconti alle Coop
Caro Granzotto, da affezionato lettore della sua rubrica sento la necessità di replicare a una sua valutazione espressa sotto il titolo «Bankitalia fa lo sconto alle Coop». Ella, rispondendo a un lettore che critica la pratica del «prestito soci» in uso presso le cooperative, lamenta lo «gnorrismo» della Banca d’Italia, che avrebbe invece «diritto-dovere di vigilanza in simili faccende». Ebbene non è così. Si tratta di una delle tante stranezze della legge italiana. La raccolta del risparmio presso il pubblico da parte di soggetti diversi dalle banche è in generale vietata, ma con parziali eccezioni. Le cooperative commerciali beneficiano di una di queste eccezioni. Le norme hanno stabilito che sia la Banca d’Italia a proporre (e il Governo a fissare) i confini entro cui quest’attività possa essere legittimamente svolta dalle cooperative, cosa che la Banca a suo tempo ha fatto, ma poi non le hanno attribuito alcun potere di vigilanza: non possiamo investigare, men che meno intervenire, per verificare se quei confini vengano per caso oltrepassati e si stia entrando nel territorio dell’abusivismo. Strano ma vero, come diceva una vecchia rubrica enigmistica. Con stima.
Salvatore Rossi
(Direttore Generale della Banca d’Italia)
Le sono molto grato, assieme ai lettori, per la precisazione. Che se da un lato ci rassicura e riconferma la fiducia posta nell’istituto da lei diretto, dall’altro ci sgomenta dovendo prender atto che cose così «strane» possano seguitare ad essere vere.