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 2006  luglio 01 Sabato calendario

Le Nazioni Unite dichiarano che il numero esatto delle vittime dello tsunami non si riuscirà mai a sapere

• Si stima che le persone interessate dallo tsunami del 26 dicembre 2004 siano state 2 milioni e 540mila. I morti quasi 300mila (il dato ufficiale è di 231.432, ma secondo le Nazioni Unite non si avrà mai un conteggio esatto dei morti) di cui un terzo bambini. Oltre la metà delle vittime si registrano a Banda Aceh, sulla punta settentrionale di Sumatra. Tra i 30 e i 90mila gli scomparsi, un milione e 800mila i senza tetto di cui, a un anno di distanza, meno di un quinto - secondo valutazioni delle Nazioni Unite e dell’organizzazione umanitaria Oxfam - ha ottenuto una sistemazione permanente, mentre la gran parte vive ancora in tende, baracche e case di parenti e conoscenti. Gli orfani sono oltre 30mila e le vedove un numero incalcolabile. Il Paese maggiormente colpito è l’Indonesia, con oltre 200mila morti. Poi lo Sri Lanka con circa 30mila, quindi l’India con circa 15mila, e la Thailandia con 8mila. In Somalia si contano oltre 200 morti. Il ministero degli Esteri fa sapere che sono stati riportati in Italia i corpi di 23 italiani: ne mancano altrettanti. Si ritiene che la maggior parte (circa 18) siano deceduti in Thailandia. Per i rimanenti cinque, che al momento del disastro si trovavano, secondo i dati raccolti dall’Unità di Crisi, in zone classificate non a rischio, «è possibile nutrire ancora qualche speranza».