la Repubblica, 12 dicembre 2014
Il tabaccaio picchiato a morte da un cliente che non pagava mai il caffè
Un cliente molesto, che pretendeva il caffè ma il più delle volte non lo pagava.
E che ieri ha sfogato contro un tabaccaio di Torino tutta la sua violenza. Enrico Rigollet, 57 anni, è morto ieri sera nel bar-tabacchi di via Veglia, in cui lavorava con il fratello gemello. Erano insieme anche ieri sera, quando Giuseppe Cerasa, 38 anni, in comunità per alcolismo e dipendenza dal gioco del lotto, è entrato nel locale con aria minacciosa.
«Verso le due lo avevamo mandato via perché era aggressivo – ha detto Prospero Rigollet – ma alle sei è tornato». Lui era dietro al bancone, il fratello si è avvicinato per accompagnarlo alla porta ma Cerasa lo ha steso con un pugno e poi gli è saltato addosso con i piedi. Una, due, tre volte, prima che il gemello riuscisse a fare il giro del banco e a strapparlo via.
Fuori dal negozio c’era anche la madre dell’assassino, che si è messa a gridare e a dare l’allarme. La corsa dell’ambulanza non è riuscita a rianimare il tabaccaio, mentre i carabinieri in pochi minuti sono arrivati a mettere le manette ai polsi di Cerasa. Ora sarà l’autopsia, disposta dal pm Chiara Maina, a chiarire se la morte sia stata provocata direttamente dalle percosse o se il tabaccaio sia stato colpito da un infarto provocato dalla forte tensione.