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 2014  dicembre 12 Venerdì calendario

La benzina scenda a 1,6 euro a litro e il petrolio è sotto ai 60 dollari al barile. Come nel 2009

Carburanti senza freni, ma per fortuna ancora al ribasso. Benzina e gasolio in queste ore stanno segnando i minimi da tre anni così come il petrolio prosegue la sua discesa verso i 40 o 50 dollari al barile, livello che secondo molti analisti è a portata di mano.
L’ultima volta che ai distributori italiani si erano visti prezzi al di sotto della soglia psicologica di 1,6 euro al litro per la verde e prossimi a 1,5 per il diesel, era esattamente 36 mesi fa, l’11 dicembre del 2011. Oggi è saltato anche quel limite e gli automobilisti – rispetto a un anno fa – già risparmiano tra gli 8 e i 9 euro per ogni pieno, pari a 6 litri di gasolio (almeno 72 chilometri di autonomia in più) o a 5 di benzina (circa 60 chilometri in più per un pieno).
Basta fare un piccolo passo indietro per comprendere la portata di questo vero e proprio crollo dei listini: il 6 gennaio scorso, in pieno boom dei prezzi, per riempire il serbatoio di un’auto a benzina da 60 litri servivano circa 104 euro e poco meno di 100 euro per il pieno di gasolio. Oggi, secondo i dati forniti dal ministero dello Sviluppo economico, occorrono rispettivamente 96 euro per un pieno (meno 8 euro rispetto a gennaio) e 90 euro (meno 9 euro).
Secondo le rilevazioni del Mise il prezzo medio della verde è sceso a 1,596 euro (nella settimana all’11 dicembre 2011 era a 1,575), mentre il gasolio è calato a 1,506 euro (1,501 nella prima settimana di novembre 2011).
Ma la fase di ribassi sui carburanti non è ancora terminata. I mercati internazionali del greggio sono ancora in forte calo, e ieri Eni e Esso hanno nuovamente messo mano ai listini tagliando benzina e diesel di 1,5 centesimi al litro. Sul territorio, di conseguenza, i prezzi praticati continuano la loro discesa dappertutto, per un fine settimana che con ogni probabilità vedrà anche nuove riduzioni, con ulteriori cali attesi a breve, proprio durante la caotica settimana natalizia.
Secondo il campione di impianti utilizzato da Quotidiano energia il prezzo medio servito della benzina va da 1,644 euro al litro a 1,669 mentre i distributori no-logo oscillano attorno a 1,507. Per il diesel si passa dall’1,571 euro a 1,598 con le pompe bianche a 1,423.
Il petrolio, infine, prosegue la scia di ribassi. Ieri anche la Casa Bianca ha detto di «monitorare con attenzione» la questione dei prezzi particolarmente moderati del greggio che ha toccato i minimi da oltre cinque anni. Un calo «indubbiamente positivo per l’economia americana» ha detto ieri il segretario Usa al Tesoro Jack Lew. Un “declino” definito «uno sgravio fiscale per l’economia». Lew ha anche detto che la super produzione di greggio degli Stati uniti è «una storia di successo». Ecco quindi che il Wti light crude ieri è sceso sotto i 60 dollari al barile, a 59,85, livello che non toccava dal 2009, mentre il Brent, petrolio di riferimento europeo, ha perso altri 27 centesimi, scivolando a 63,97 dollari. Una quota raggiunta dopo aver toccato i 63,70 dollari, cifra non lontana dal minimo segnato nell’ottobre del 2009 di 63,56 dollari.