La Stampa, 12 dicembre 2014
L’intramontabile giardino d’inverno, più forte del freddo. Elleboro, felce, narciso: ecco le piante che resistono a basse temperature. In Inghilterra sono una tradizione, perché non provarci sui nostri laghi?
Sbattuti dalla pioggia forte e continua, grossolanamente accarezzati dal vento, i giardini del Lago Maggiore sembrano voler ricordare che un giardino, se ben piantato e se ben cresciuto, può e sa reagire in maniera disinvolta e robusta ai maltrattamenti del clima. Se curato con intelligenza ed amore, il giardino d’inverno non è per nulla un azzardo: in Inghilterra i «winter gardens» sono famosi già da tempo ed è stato Sir Peter Smithers uno dei loro fautori più illuminati ed appassionati. Da noi, in Italia, sarebbe interessante proporne nella zona dei laghi, provocando, perché no?, un’ondata di turismo giardiniero nei giorni delle vacanze di Natale, quel turismo, fatto di appassionati di giardinaggio e di fini conoscitori, che sta prendendo molto piede in tutta Europa e non soltanto...
Felci e bucaneve
In effetti un giardino potrebbe essere anche «invernale», a cominciare forse dai meno comuni ciclamini delle Isole Greche (Cyclamen coum), i cui piccoli fiori possono coprire sponde fresche ed umide con generosità. Si può continuare, sempre perché no?, con i bucaneve, anche in grandi tappeti, soprattutto con il «nostro» Galanthus nivalis, veloce a crescere e velocissimo a moltiplicarsi. Grandi e piccole superfici ombrose che possono essere interrotte da felci (sempreverdi e non), dalla famosa lingua di cervo (Phyllitis scolopendrium) alla meno conosciuta Dryopteris erythrosora, una delle più belle e resistenti. Sempre in posti freschi ed arieggiati si possono coltivare ciuffi di elleboro a fioritura invernale, il famoso e bellissimo Helleborus niger, nero per il colore delle radici, ma bianchissimo nel fiore. La Camelia sasanqua è certamente l’arbusto più fiorifero per un giardino d’inverno e può essere piantata, soprattutto nella zona dei laghi, con facilità e successo. A mio giudizio le più belle sono le varietà a fiore semplice, come la C. s. «Rainbow» o la C. s. «Hino de Gumo»: piante che sanno prendersi il loro spazio, assumendo anno dopo anno, se non toccate da forbici spavalde e ignoranti, forme aperte, morbide e leggere.
Il fascino del narciso
Quanto a profumi, piccoli boschetti di Chimonanthus fragrans, comunemente chiamato calicanto, possono essere un apporto di tutta forza e di tutta bellezza. Il profumo del «calicanto» è intenso e gradevolissimo e poche ore di sole possono fargli fare dei veri miracoli. Speciale è la forma a fiore giallo, il C. f. «lutea», purtroppo poco comune ma veramente attraente nelle sue coloriture. Profumatissimo è anche il nespolo del Giappone, l’Eriobotrya japonica, che con le sue belle e grandi foglie sempreverdi può diventare un insostituibile compagno nei giardini invernali. Il narciso «Or de Janvier», se ben piantato ed in posizione tiepida e luminosa, può fiorire in anticipo di un buon mese rispetto a tutti gli altri narcisi. Un po’ come in questo momento, qui in giardino, sta capitando al Narcissus italicus, la giunchiglia d’Italia, profumata di bergamotto ed affascinante nella sua semplicissima, essenziale presenza. Vero e validissimo «understatement» giardiniero, i narcisi non chiedono altro che esposizioni il più possibile assolate e terreni ben drenati, profondi e sabbiosi. Le stesse terre che ama anche la Nerina bowdenii, i cui bulbi, se ben protetti al riparo di un muro caldo ed assolato, possono continuare a fiorire fino a dicembre, diffondendo nell’aria un leggero profumo di muschio.
Il trionfo del corbezzolo
In quanto alle rose, come non ricordare la generosa rosa rossa del Bengala (Rosa chinensis sanguinea), che qui in giardino continua a fiorire anche sotto la neve, o la famosa, bellissima e storica Rosa chinensis mutabilis. I corbezzoli poi, carichi di frutti e di fiori nello stesso momento, possono essere il trionfo vero e proprio dell’inverno: la loro bellezza e la loro abbondanza invogliano ad averne tanti, sempre di più. Un giardino invernale può essere ricchissimo di colore e potrebbe competere, se non con i giardini primaverili, certamente con quelli autunnali, che sono poi dei veri festival di fioriture sotto tono...