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 2014  dicembre 10 Mercoledì calendario

C’è l’oligarca russo Kerimov dietro la cordata cipriota che ha rilevato il Parma (anche se lui smentisce). È l’ex patron dell’Anzhi di Eto’o. Nel 2004 aveva provato ad acquistare la Roma

Solo un sussurro, ma al momento basta questo. Dietro il gruppo russo-cipriota, prossimo proprietario del Parma Calcio, potrebbe esserci un oligarca nato nella regione meridionale del Daghestan, azionista di Gazprom, Sberbank e Polymetal che ne rileverebbe non solo il titolo sportivo per 5 milioni di euro ma anche l’intero monte debiti, che si aggira attorno ai 18-20 milioni. L’indiscrezione è stata smentita dallo stesso 48enne, Suleiman Kerimov, già proprietario della squadra di calcio dell’Anzhi (che acquistò dall’Inter Samuel Eto’o con un contratto record di 20,5 milioni annui) e re del potassio, con un patrimonio stimato da Forbes in 6,1 miliardi di dollari. Ma proprio per questo potrebbe esserci lui dietro la cordata che prenderà il posto di Tommaso Ghirardi alla guida del club emiliano in gravissime difficoltà economiche (con stipendi in arretrato da mesi) e sportive (ultimo, a 5 punti, anche per via di una penalizzazione inflitta ieri per mancati pagamenti Irpef).
Kerimov in verità all’Italia aveva già pensato nel 2004 quando, attraverso la Nafta Mosca, aveva tentato di comprare la Roma, con l’obiettivo di replicare quanto fatto da Abramovich al Chelsea: il tutto però non andò in porto. L’oligarga può contare sulle quote possedute nella Sberbank, una delle più grandi banche russe, braccio operativo per concedere crediti ad operazioni del genere, oltre che su Gazprom, il colosso del petrolio russo di cui è azionista. Il personaggio, tra le altre cose, ama una certa vita mondana: frequentatore della Costa Azzurra è appassionato di Ferrari. Nel novembre 2006 rischiò la vita schiantandosi contro un albero alla guida della sua Enzo, e per curare le ustioni che si procurò ci vollero molti mesi. Le sue attività spaziano fino al wrestling (è numero uno della federazione russa) e alla politica.
L’interesse russo-cipriota per il Parma potrebbe dipendere, da un lato, dalla necessità di ovviare alle sanzioni occidentali contro Vladimir Putin per via del caso Ucraina e, dall’altro, dal riassetto complessivo che la politica russa sta immaginando, intrecciata alle questioni energetiche e dei gasdotti, con una serie di effetti a catena anche in altri ambiti come il calcio.
Al momento l’unico nome certo è quello dell’avvocato Fabio Giordano, vicepresidente operativo della nuova società che è uscito allo scoperto annunciando per domani i dettagli dell’acquisizione. Gli investimenti di natura sportiva in Europa sono da tempo obiettivi sensibili dei super miliardari moscoviti: il primo fu Roman Abramovich (patrimonio stimato in 23 miliardi di dollari), dal 2003 proprietario del Chelsea, seguito più recentemente da Dimitri Rybolovlev salito in vetta al club francese del Monaco, senza dimenticare che il colosso Gazprom è proprietario (ed anche sponsor) della squadra di calcio dello FC Zenit San Pietroburgo e sponsor del Chelsea Football Club, dello Schalke 04 e della UEFA Champions League. Aggiungere un tassello, magari in Italia, potrebbe essere il passo successivo.