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 2014  dicembre 10 Mercoledì calendario

«Attento, te faccio ammazza’». Così Martina Sonni, ex moglie di Alessandro Angelucci, che si spacciava per l’amante di Carminati, minacciava il riottoso ex consorte che non metteva mano al portafoglio per pagare gli alimenti

Il solo nome di Massimo Carminati fa tremare i polsi. Da ragazzino andava a scuola con la pistola in tasca, quando è cresciuto si è messo in affari con i boss, il suo braccio destro era uno che diceva ai nemici: «Guarda che la carta d’identità te la facciamo spedire al cimitero». Pestare i piedi a Carminati poteva essere fatale, averlo al fianco – al contrario – garantiva la possibilità di risolvere rapidamente le questioni più spinose. Bastava evocarlo che si aprivano le porte o, nel caso di mogli a caccia di alimenti, i portafogli.
«TI FACCIO AMMAZZA’»
È il caso di Martina Sonni, l’ex moglie di Alessandro Angelucci, che si spacciava per l’amante del Cecato minacciando il riottoso ex consorte che non voleva pagarle gli alimenti. La storia, che spunta dalle migliaia di pagine di atti dell’inchiesta Mafia Capitale, è paradigmatica del potere intimidatorio di Carminati. La sua fama violenta incute terrore e all’improvviso anche le cause di divorzio più complicate trovano una soluzione.
Martina Sonni era spostata con Alessandro Angelucci, figlio del senatore del Pdl e proprietario dell’impero della sanità Antonio Angelucci. I due si separano ma il percorso giudiziario è tormentato e la Sonni non riesce a ottenere dall’ex il denaro che vuole. Perciò, come scoprono i carabinieri, si fa aiutare dal suo amante: è Michele Senese, boss della camorra romana, che si presta a intimidire Angelucci e la sua famiglia. Ma la vicenda ha un intoppo, perché «Michele ’o pazzo» viene arrestato e la Sonni si ritrova con le spalle scoperte, così si inventa di «avere intrapreso una relazione con Massimo Carminati – si legge nell’informativa dei Ros – elemento che aveva notevolmente spaventato il coniuge».
Della vicenda ne «discutevano anche i sodali» e c’è chi provvede a informare la vera compagna dell’ex Nar. Lo fa Gennaro Trinchillo, uomo in contatto con l’organizzazione dei Senese: il 2 ottobre 2013 racconta ad Alessia Marini di aver appreso «da un imprenditore di altissimo livello» delle minacce di una donna all’ex marito utilizzando il nome di Carminati. Spiega Trinchillo che lei è l’amante di «un altro boss... comunque uno che fa la malavita e che sta bevuto» e che già in passato aveva approfittato della situazione. Ora ci riprova utilizzando la presunta relazione con Carminati: «Fa ammazza’ il marito per problemi di mantenimenti e questo già se stava a cacà sotto perché comunque sapeva che stava con un camorrista... mo spende il nome di tuo marito... insomma mi ha detto:”Mi sono salvato con quello di prima che l’hanno arrestato... adesso mi ammazza Carminati». La Sonni è alquanto esplicita: «O mi dai i soldi, o ti faccio rompere il c..o dal mio fidanzato». E la Marini si guarda bene dal pretendere chiarimenti dal marito: «Non gli chiedo neanche ste cose, perché poi so che a lui gli dà fastidio».