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 2014  dicembre 10 Mercoledì calendario

Mara Venier sindaco di Venezia? Berlusconi l’ha proposto, lei ci sta pensando: «L’idea della mia candidatura mi onora. Se mi sento capace? Non rispondo, me ne frego. Per me sarebbe più di un Telegatto»

Mara Venier, tutti parlano della proposta di Silvio Berlusconi di candidarla a sindaco di Venezia. Accetterà?
«Da due giorni il telefono non fa che squillare: non accadeva neanche quando presentavo Domenica In o vincevo otto Telegatti».
È stupita della notorietà che dà la politica?
(Ride) «Eh! Amore mio!».
Ci sta pensando?
«E che devo dire? Non lo so. Però è una bella cosa, no?».
Cosa prova?
«Mi rivedo bambina. Figlia di un ferroviere che non poteva permettersi l’affitto a Venezia, e che perciò trasferisce la famiglia a Mestre. Ogni tanto mamma mi portava a rivedere la Laguna. E adesso Silvio mi fa questa proposta, che mi rende felice, mi onora. Peccato che papà non ci sia più e mamma sia malata».
Com’è andata?
«Eravamo alla cena di Alfonso Signorini e lui mi ha preso in disparte, dicendomi che ci sono dei sondaggi favorevoli. “Te la senti?” Non me lo sarei mai aspettato».
Il suo primo flash?
«Ho pensato a una boutade».
Invece lui era serio?
«Serissimo. È andata così, davvero».
Cosa dicono nel dettaglio questi sondaggi?
«Beh, dicono che il mio nome sarebbe ben accetto».
Cioè? Quanti veneziani la vorrebbero sindaco?
«Perché, cosa ci sarebbe di male?».
Curiosità.
«Non devo nessuna spiegazione. Non devo difendermi da niente. Sono perbene, sono onesta».
Ma questo nessuno lo mette in dubbio!
«Ecco, bene».
Però se lei non fosse una star della tv una simile proposta le sarebbe mai arrivata?
«Perché dovrei rispondere a una simile domanda? Se dovessi candidarmi allora mi potrebbero fare tutte le domande che vogliono, anche le più scomode, ma adesso no. Adesso è troppo presto».
Però posso almeno chiederle se ritiene di essere capace? Venezia è una capitale mondiale. Guidarla è complicato.
«Non rispondo».
Perché mai?
«Perché non entro in questo gioco. Me ne frego! Sono solo felice che sia arrivata, ma non ho ancora deciso».
Ma non l’ha nemmeno scartata.
«Ma perché non lo chiedete a Berlusconi!».
Perché il sindaco dovrebbe farlo lei, non lui.
«No, chiedete a lui. Lo chiami: perché ha chiesto a Mara Venier di fare il sindaco di Venezia, la sua città? Io devo rendere conto solo a Silvio Berlusconi di questa sua proposta, non ai giornalisti».
Perché si irrigidisce così tanto?
«Perché non sono ancora candidata!».
Ma stiamo parlando di Venezia.
«Vede, si è accesa una miccia più grande di me. Non ho niente da dire. Occupatevi di cose serie, occupatevi di Roma Capitale».
Gli stiamo dedicando dieci pagine al giorno.
«Bravi allora».