la Repubblica, 9 dicembre 2014
I falchi del M5s all’attacco di Pizzarotti: «Decida, o dentro o fuori dal Movimento. Senza Grillo non va da nessuna parte». E l’autista del leader, Valter Vezzoli, se la prende con il raduno dei dissidenti: «Parma, datevi foco»
Nel Movimento la guerra di trincea non finisce mai. Appena battezzata la corrente di Federico Pizzarotti, tocca ai falchi uscire allo scoperto e lanciare al sindaco un ultimatum: «Dentro o fuori, adesso devi decidere». Il direttorio, in realtà, preferirebbe evitare strappi e prosciugare il bacino di consenso del primo cittadino senza troppi clamori. Ma le voci critiche si moltiplicano, soprattutto tra i più ortodossi: «Senza Grillo, Pizzarotti sarebbe allo 0,2% – picchia duro il deputato Daniele Del Grosso – Per l’elezione del Colle si vedrà se qualcuno vuole fare il doppio gioco».
Beppe Grillo, intanto, dopo aver gelato le ambizioni del primo cittadino di Parma – «sono più vivo che mai» – si dedica a un duello muscolare con Matteo Renzi. E in privato ostenta sicurezza, nonostante la kermesse di Parma: «Ma dove vanno? C’erano trecento persone, chiamatemi quando riempiono San Giovanni...».
La linea proposta dai cinque scudieri è chiara. Ignorare Pizzarotti e parlare d’altro: il referendum sull’euro (il comico genovese sarà a Strasburgo il sedici dicembre) oppure la battaglia per lo scioglimento del Comune di Roma. L’obiettivo è riconquistare la scena. E così quando Matteo Renzi lo punge sul vivo – «Beppe torna a fare i suoi tour grazie al nostro lavoro. E questo è un bene per lo spettacolo» – tocca a Grillo replicare: «Solo chi non ha mai fatto nulla in vita sua può permettersi di sbeffeggiare chi lavora». Il dossier più delicato resta quello dedicato alla guerriglia interna.
In tv Pizzarotti dribbla le domande più scomode – dalla trasparenza del blog all’uscita dalla moneta unica – ma ammette: «Da qualche mese non parlo con Grillo». Sul sindaco, intanto, si stringe la tenaglia dei duri e puri. «Scelga di stare nel Movimento con le poche regole che ci siamo dati – sostiene Del Grosso – oppure se gli va stretto nessuno lo obbliga a restare». E Andrea Colletti: «Non devono esistere microcorrenti e gruppetti. Chi lo fa, esce dal binario del Movimento». Pizzarotti, certo, ma anche le colombe che lo sostengono: «Nessuno – attacca Giuseppe D’Ambrosio – tiene alcuno sotto ricatto dentro una casa nella quale non ci si ritrova». Come se non bastasse, anche l’autista e collaboratore del leader comico Valter Vezzoli se la prende su Facebook con il raduno dei dissidenti. “Parma, datevi foco”, scrive postando il video di Grillo. Serafico, il primo cittadino non replica. E a poche settimane dall’elezione del nuovo capo dello Stato sollecita a “Otto e mezzo” un confronto con Renzi: «Tutte le volte che abbiamo chiuso, abbiamo perso un po’».