la Repubblica, 5 dicembre 2014
Fca, bond e azioni per 3 miliardi. Partita ieri sera l’annunciata collocazione da 2,5 miliardi di dollari e la vendita di un pacchetto da 100 milioni di titoli per finanziare il piano di rilancio dell’Alfa Romeo. Exor acquisterà per 600 milioni
Con gli orari americani, dunque a tarda sera in Europa, Fca ha annunciato ieri l’emissione di un prestito convertendo da 2,5 miliardi di dollari e la vendita, prevalentemente sul mercato Usa, di un pacchetto di 100 milioni di azioni. Entro fine anno i due strumenti finanziari dovrebbero garantire alle casse della multinazionale di diritto olandese l’arrivo di circa tre miliardi di euro freschi. A questi si dovrebbe aggiungere il miliardo che i vertici della holding contano di incassare dalla vendita del 10 per cento di Ferrari quando, a metà 2015, la Rossa sarà portata in Borsa. Con i 4 miliardi incassati Sergio Marchionne conta di finanziare l’ambizioso piano di rilancio dell’Alfa Romeo che prevede l’arrivo sui mercati di otto nuovi modelli con il marchio del Biscione entro il 2018.
L’annuncio dell’operazione era stato dato in occasione dell’ultimo consiglio di amministrazione che aveva esaminato i risultati della terza trimestrale dell’anno. Ieri sera il comunicato ufficiale di Fca ha annunciato che il prestito con scadenza 2016 a conversione obbligatoria sarà di 2,5 miliardi e che il pool di banche collocatrici (JP Morgan, Goldman Sachs, Ubs, Citigroup, Merril Lunch e Morgan Stanley) avrà la possibilità di vendere altri 375 milioni di dollari di ulteriori bond a seconda delle richieste del mercato. Exor acquisterà una quota del prestito obbligazionario tale da non diluire la sua attuale partecipazione al capitale, pari al 31 per cento. Si calcola che la finanziaria degli Agnelli acquisterà titoli del prestito per un ammontare non inferiore a 600 milioni di euro.
Contemporaneamente Fca ha annunciato di voler mettere sul mercato un pacchetto di 87 milioni di azioni cui se ne potrebbero aggiungere altri 13 milioni in caso di alta richiesta. Il valore del pacchetto dovrà essere definito al momento del pricing. Ai prezzi attuali il pacchetto (derivante dalla somma di azioni proprie e di titoli che sostituiscono quelli restituiti al momento dell’esercizio del recesso) dovrebbe valere circa un miliardo di euro. Vale la pena ricordare che quest’estate, quando gli azionisti di Fiat hanno avuto la possibilità di recedere dal capitale sociale perché contrari alla fusione che avrebbe portato alla nascita di Fca, il titolo valeva poco più di 6 euro mentre oggi (anche grazie all’annunciato spin off di Ferrari) supera i 10. Le due operazioni, il prestito e la vendita di azioni, dovrebbero chiudersi entro la fine del mese di dicembre.