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 2014  dicembre 05 Venerdì calendario

I conti della Lazio sono in utile di 7 milioni grazie alle cessioni di Hernanes e Kozac ma Lotito paga i suoi calciatori in ritardo

Claudio Lotito ha chiuso con un utile netto di 7 milioni di euro i conti della Ss Lazio nel bilancio consolidato al 30 giugno 2014 malgrado il calo del 41,7% dei ricavi, grazie a 23 milioni di plusvalenze dal calciomercato. La società di Lotito però ha pagato in ritardo gli stipendi dei calciatori della prima squadra: il pagamento dello stipendio di maggio 2014 è «slittato al mese di settembre 2014», si legge nel bilancio.
Al 30 giugno scorso, la Lazio aveva 13 milioni di debiti verso tesserati e dipendenti. Nell’esercizio di 12 mesi il costo totale del personale del gruppo Ss Lazio è stato di 52,3 milioni, in calo dai 64,3 milioni dell’anno prima. La relazione spiega che i debiti verso tesserati sono «principalmente» costituiti: «dagli stipendi del mese di maggio e giugno dei calciatori di prima squadra pagabili entro il 30 settembre 2014, pari a 6,974 milioni» al lordo delle imposte e «da premi individuali a tesserati pagabili entro il 30 settembre 2014, pari a 3,589 milioni» lordi. Quando dice che gli stipendi sono «pagabili entro il 30 settembre» Lotito probabilmente si riferisce al fatto che le sanzioni della Figc, la penalizzazione di punti, scatterebbero solo se il ritardo andasse oltre il 30 settembre. Ma il ritardo resta.
Nella scorsa stagione i debiti finanziari netti sono aumentati di oltre 10 milioni, fino 16,86 milioni al 30 giugno. Ma l’esposizione è più elevata. Ci sono altri 116,9 milioni di debiti non finanziari, benché inferiori di 6,53 milioni rispetto all’anno precedente. In questa esposizione è compreso il debito residuo di 59 milioni che la Lazio salderà a rate, entro il 2028, in base alla transazione “salva-Lazio” firmata nel maggio 2005 da Lotito con l’Agenzia delle entrate, sul debito di oltre 140 milioni della precedente gestione.
I ricavi, escludendo le plusvalenze, sono diminuiti da 105,4 a 61,38 milioni, a causa soprattutto del calo dei diritti tv (da 70,7 a 56,3 milioni) per il minor numero di partite in Europa League e Coppa Italia e per la «forma di contestazione» nei confronti di Lotito dei tifosi che hanno disertato lo stadio, provocando un calo di 2,7 milioni dei ricavi da biglietti a 4 milioni. Gli abbonamenti invece sono aumentati di poco a 3,04 milioni.
La Lazio ha incassato 28,5 milioni dalle cessioni di Anderson Hernanes all’Inter per 20 milioni (15,7 milioni di plusvalenza), Libor Kozac all’Aston Villa per 6,5 milioni (6,15 milioni di plusvalenza) e Sergio Floccari al Sassuolo per 2 milioni (1,13 milioni di plusvalenza). Nel bilancio c’è però un aumento degli oneri per servizi esterni da 18,69 a 21,33 milioni. Sono quasi raddoppiate le spese amministrative, da 5,5 a 10,5 milioni. Parte di queste spese sono verso società di Lotito, mentre la Lazio è in Borsa e ha soci di minoranza. La Lazio ha sostenuto costi per servizi o lavori verso parti correlate, cioè società personali interamente o in larga parte di Lotito, per 10,34 milioni, il doppio rispetto ai 5,4 milioni del bilancio al 30 giugno 2013. Tra queste spese ci sono 3,22 milioni verso Snam Lazio Sud, 1,8 milioni verso Linda, 1,71 milioni verso Gasoltermica Laurentina. E 1,45 milioni di costi verso l’Us Salernitana «per l’utilizzo di diritti commerciali e pubblicitari». La Salernitana, che è in Lega Pro, è stata comprata dal fallimento nel 2011 da Lotito insieme al costruttore Marco Mezzaroma, suo cognato. Le quote dei due, ufficialmente, sono paritetiche. Come dire, Mezzaroma e Mezzalazio.