Libero, 5 dicembre 2014
Mario Mori ha spiegato la trattativa come qualcosa che è regolato dall’articolo 202 del Codice di procedura e che consente a magistrati e polizia giudiziaria di trattare con le fonti. Ha detto: «Se ho mai ricevuto l’ordine di trattare? No, nessuno me l’ha mai chiesto. Se lo avessero chiesto li mettevo ai ferri». Eppure i giornali non ne parlano...
Fortuna che i giornali dovrebbero approfondire quello che la tv tratta superficialmente. Cioè: ci hanno scassato l’anima per anni con «la trattativa» mentre il punto focale delle indagini e dei processi, ossia il generale Mario Mori, per anni non diceva una parola sull’argomento: non la diceva ai giornalisti e non l’aveva scritta in un intero libro che ha pubblicato nel 2011 (Ad alto rischio, Mondadori) ma nel quale ha evitato accuratamente l’argomento. Poi, martedì scorso, eccoti Ballarò con la brava Eva Giovannini (brava davvero) che ti sbatte in prima serata un’intervistona a Mario Mori che parla e riparla della trattativa e di molte altre cose. E uno dice: finalmente, colpo di scena, scoop. E poi i giornali, quelli che dovrebbero approfondire, fanno questo: niente. Ma niente proprio. Oppure – Il Fatto e il Corriere – storpiano, banalizzano, minimizzano. Ora, lasciamo anche perdere che ogni rantolo di alcuni pm palermitani assurga regolarmente a calamità nazionale, lasciamo pure perdere che è scoppiata la grana di Roma Capitale e che i giornali si sono legittimamente distratti: ma il punto è che Mori la benedetta trattativa l’ha finalmente spiegata. Ha spiegato la trattativa, cioè, come qualcosa che è regolato dall’articolo 202 del Codice di procedura e che consente a magistrati e polizia giudiziaria di trattare con le fonti. Ha detto: «Se ho mai ricevuto l’ordine di trattare? No, nessuno me l’ha mai chiesto. Se lo avessero chiesto li mettevo ai ferri». Mori andò a Piazza Navona a casa di Vito Ciancimino, sì: «Io ero la Polizia Giudiziaria che stava facendo operazioni antimafia, e quello era un mio compito. Io avevo il coraggio di andarci, nessun altro aveva il coraggio: erano tutti nascosti sotto alle scrivanie, in quel periodo. Quella fatta con Ciancimino è una trattativa, però è una trattativa consentita dalla norma. Vito Calogero Ciancimino era il personaggio più debole, sul suo capo si stavano addensando una serie di procedimenti che lo avrebbero portato sicuramente in galera, quindi era debole. Ci poteva dare qualche spunto e barattare, secondo lui, questo con un trattamento migliore. Il ragionamento non era ingenuo, era chiaro che questo avrebbe poi corrisposto da parte dello Stato a un atto di riconoscimento, come per tutti i pentiti: perché il presupposto era che Ciancimino le cose poi le doveva dire al magistrato. Non ho avvertito subito la Procura perché era retta dal Procuratore Giammanco, con cui io non avevo rapporti e non lo ritenevo corretto con le istituzioni». Mori ha spiegato la differenza tra barattare e trattare: «Barattare non significa trattare. Per esempio, lei è il mafioso, io le faccio una domanda, e lei mi dice: “Te lo posso dire però se mi dai questo”. Io lo valuto e dico “No, non te lo posso dare” oppure “Sì, te lo posso dare”. Questo è il modo previsto dal codice e io a questo mi sono attenuto: e questo una volta per tutte dev’essere chiaro, perché molta gente, suoi colleghi e qualche magistrato, ci rigira sopra». Per esempio il ciclostile di procura, il Fatto Quotidiano: pur avendo fatto della questione trattativa una ragione sociale, ha relegato Mori in una notiziola di pagina 7 che esordiva così: «La trattativa c’è sempre stata». Affianco, a quattro colonne, il millesimo articolo sul centesimo presunto attentato al pm Di Matteo. Ma il Fatto si può anche capirlo, perché è di parte. È il silenzio degli altri giornali a stupefare: quella stessa carta stampata, dicevamo, che in questo nuovo millennio dovrebbe approfondire quello che la tv tratta superficialmente. Sta succedendo il contrario. Mori, nella sua intervista di una ventina di minuti a Ballarò, ha parlato anche del covo di Totò Riina e del suo arresto, del Sid e della P2, del fantomatico Protocollo Farfalla, cose che in parte erano già trapelate e in parte no. Ma ci fermiamo qui, non vorremmo approfondire troppo.