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 2014  dicembre 05 Venerdì calendario

Calciatori, i figli dei campioni scendono in campo. Da Christian Maldini (terza generazione di una famiglia rossonera) a Cristian Totti (che si allena nei pulcini della Roma), passando per Nicholas Lentini (già nella lista Uefa del Torino) e Andrea Casiraghi (voluto da Gialliani)

Sono cresciuti a pane e dribbling, hanno goduto (probabilmente) di una corsia preferenziale per accedere alle giovanili delle grandi squadre e sono pronti a dare – a breve – l’assalto alla Serie A. Partendo da Sandro Mazzola, l’antesignano per eccellenza dei figli d’arte nel calcio, la schiera di coloro che hanno per scelta, per forza o per emulazione deciso di seguire le orme di papà è nutrita. Sabato ha esordito (con gol e infortunio) nella Primavera del Milan Christian Maldini, terza generazione di una famiglia «rossonera». Si allena un certo Andrea Casiraghi (che fa la spola con la Berretti), figlio di Pierluigi. Per lui si è scomodato Adriano Galliani che, a Forte dei Marmi nell’estate dello scorso anno, gli ha fatto firmare il primo contratto da professionista. È imbarazzante per un tecnico allenare un ragazzo dal cognome prelevato dall’Almanacco Panini? «Dipende dall’educazione che i genitori hanno dato ai figli» spiega Christian Brocchi, allenatore della Primavera del Milan. «Paolo e sua moglie sono intelligenti, quindi anche il figlio ha un atteggiamento positivo. Ci sono giovani, che non sono figli d’arte, e sono molto più presuntuosi. Guardi sono amico di Paolo ma suo figlio gioca se lo ritengo giusto. Il pericolo è aspettarsi che il figlio abbia le stesse caratteristiche del padre». E se nei giovanissimi del Milan gioca il figlio di Frey, Daniel, nella medesima categoria dei nerazzurri il portiere si chiama Filip Stankovic, erede di Dejan. Nella Primavera nerazzurra milita Christian Silenzi, punta come papà Andrea: vice-allenatore Luca Facchetti, cognome su cui ogni aggiunta è superflua. 
Settimana scorsa ha esordito con la Primavera della Fiorentina una punta esterna classe ‘97: Federico Chiesa, emulo di papà Enrico. Il figlio di Muzzi (Nicholas) fa gol a Cagliari, aspettando la chiamata in prima squadra. A Roma dai pulcini (attenzione, si allena Cristian Totti) in su ci si imbatte in una pattuglia di eredi illustri: Alessio Montella gioca negli Allievi regionali, Nicholas Delvecchio negli Allievi nazionali e in Primavera Lorenzo Di Livio (assai promettente, dicono) e Gabriele Marchegiani. 
Nicholas Lentini ha scelto di vivere per il pallone come il papà ma niente discese sulle fasce. Preferisce i pali (è già nella lista Uefa del Torino). Federico Moriero invece ha voluto imitare in tutto e per tutto papà Francesco: è centrocampista esterno nella Berretti del Lecce. All’estero Zinedine Zidane ha da poco fatto debuttare nel Castilla il figlio Enzo. Ve l’eravate perso? Per evitare improbabili paragoni gioca con il cognome della madre, Fernandez. Che i meriti (come le colpe) dei padri non ricadano sui figli.