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 2014  dicembre 02 Martedì calendario

Falso allarme: i vaccini anti-influenzali sono sicuri. Non c’è nessun collegamento tra i decessi e la profilassi. I test sono tutti negativi

Falso allarme. Il vaccino anti influenzale Fluad, prodotto dalla Novartis, sarebbe sicuro e non ci sarebbe nessun collegamento con le morti che ancora ieri i medici di tutta Italia hanno continuato a segnalare, portando il conteggio a quota 19. I test tossicologici su uno dei lotti ritirati dal commercio «sono completamente negativi», ha annunciato il Ministro Lorenzin a margine del vertice con i suoi colleghi a Bruxelles. «Questo esame ci fa tirare un respiro di sollievo, i lotti sono adatti ad essere messi in commercio», ha annunciato. «L’effetto panico va assolutamente scongiurato, ma dobbiamo avviare un dibattito su come le notizie creino un effetto panico sulla popolazione». Sembrerebbe una tirata d’orecchie a stampa e tv, che in verità hanno fatto di tutto per non drammatizzare i bollettini dell’Aifa che ogni giorno riepilogavano le morti sospette. Ma il ministro, confidano i suoi collaboratori più stretti, ce l’avrebbe proprio con la «sua» Aifa, l’Agenzia del farmaco, troppo tempestiva nel lanciare un allarme che si sarebbe potuto evitare aspettando le analisi più importanti, sfornate in pochi giorni dall’Istituto superiore di sanità.
È il commissario straordinario dell’Iss, Walter Ricciardi, a spiegarci perché i prossimi test sono più che altro un eccesso di scrupolo. «I test che abbiamo completato erano quelli fondamentali perché dicono che non c’è presenza di endotossine e che l’emoagllutinina rispetta i limiti di legge sia in termini di quantità che di qualità». E per farsi capire meglio aggiunge: «l’emoagglutinina è la proteina presente nella superficie del virus che genera la risposta immunitaria». Insomma, l’architrave del vaccino è in perfetta regola. «Ora – aggiunge – serviranno altri esami di tossicità generica, ma sappiamo che daranno esito altrettanto negativo, perché se c’erano problemi si sarebbero già manifestati in altri Paesi, visto che il Fluad è prodotto in 100 milioni di dosi l’anno ed esportato in 130 Paesi».
«Tendiamo ad escludere una contaminazione batterica o di qualità del prodotto», gli ha fatto eco il direttore dell’Aifa, Luca Pani. Che per sdrammatizzare ieri si è fatto iniettare in studio da Vespa una dose del Fluad appartenente ad uno dei lotti messo sotto inchiesta, a questo punto non si sa perché.
Mentre tutti gettano ora acqua sul fuoco intanto al ministero della salute si fanno previsioni nere sulla campagna di vaccinazione. I sei milioni di anziani e soggetti a rischio che fino ad oggi hanno fatto la profilassi quest’anno sono considerati già pochi e ora potrebbero addirittura dimezzarsi. Con conseguente aumento delle già impressionanti ottomila morti da influenza. Queste si vere.
Tra regioni, ministro e Aifa la caccia al colpevole è già iniziata, anche se la Lorenzin ieri ha preferito smussare i toni della polemica con i governatori, parlando di «volontà costruttiva di coprire le falle e di rimuovere le criticità». Intanto però, mentre le analisi dicono che i vaccini sono in regola, le segnalazioni di morti «sospette», informa l’Aifa, sono salite a 19 e potrebbero essere legate alla somministrazioni di otto diversi lotti di Fluad. Ma Pani smentisce provvedimenti di ritiro dal commercio degli altri sei lotti. 
Chi va contro corrente è invece lo Snami, sindacato minore dei medici di famiglia, forte però in Lombardia, che dice stop alle vaccinazioni fintanto che le istituzioni non prenderanno una posizione ufficiale.
Esce invece dal banco degli imputati l’Agrippal, l’altro vaccino prodotto sempre da Novartis. L’autopsia sull’uomo di 68 anni disposta dalla procura di Cuneo ha detto che non c’è alcuna correlazione tra la morte e la profilassi.