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 2014  novembre 28 Venerdì calendario

Anche in Italia abbiamo ora il Black Friday, il venerdì dei grandi sconti come in America. I big delle vendite online importano le offerte prenatalizie. Negli States i negozi attendono un assalto che vale 50 miliardi

Arriva anche da noi il Black Friday americano, il “venerdì nero” degli acquisti sfrenati, che cade oggi. Finora ne avevamo solo sentito parlare come di una grande abbuffata di supersconti che spinge gli americani ad acquisti folli prima del Natale. Da adesso è una realtà pure in salsa italiana. Non che oggi ci ritroveremo con file di acquirenti davanti ai negozi come succede in America. Questo rito consumistico da noi sta prendendo piede solo piano piano (e soprattutto online). Quest’anno però si vede una decisa accelerata.
Per ora sembra più che altro il tentativo di trasformare quello che è un periodo nero per i consumi, in una giornata di festa. Anche perché per il Natale 2014 già si preannunciano spese in calo del 5%, almeno.
A tentare di far attecchire questa tradizione americana anche da noi, sono i grandi big dell’e-commerce di nascita Usa, come Apple, Amazon ed eBay. Amazon.it ha addirittura già anticipato il “venerdì nero” e si è lanciata per tutta la settimana in una serie di sconti che, in alcuni casi, durano 24 ore, in altri solo poche ore, e che si alterneranno fino al 30 novembre. Ce n’è per tutti i gusti: dalle macchine fotografie, all’aspirapolvere robot, fino al servizio di piatti, alla musica. Anche eBay sta per aprire le sue porte alle maxi-riduzioni con il suo “Super Week End” del Black Friday (dal 27 al 30 novembre). Offre tagli fino al 70% e in aggiunta la spedizione a casa è gratuita.
La risposta nostrana
Le grandi catene italiane dell’elettronica non stanno a guardare. Anche loro si sono buttate in questa nuova avventura. Unieuro, per esempio, un minuto dopo la mezzanotte di ieri ha dato il via alla sua speciale giornata di “I love Black Friday” con maxi-saldi del 22% fino alle ore 21.
Ad approfittare della grande abbuffata di acquisti ci si è messo anche il settore della moda. Per esempio, la catena di abbigliamento Brooks Brothers è su piazza con tagli del 40% nel suo outlet di saldi privati.
Il marchio fashion Desigual ha già iniziato il suo Black Friday con riduzioni del 25% su tutto l’online. L’elenco delle proposte è lungo e di sicuro ci sarà da tenere gli occhi aperti in questi giorni per nuove iniziative che potrebbero aggiungersi all’ultimo momento. Comunque niente paura. Chi non sarà riuscito ad approfittare del Black Friday potrà rifarsi con il Cyber Monday, il lunedì che cade fra tre giorni. Un clone del “venerdì nero” inventato pochi anni fa dai negozi di e-commerce e che è dedicato prevalentemente alla tecnologia.
C’è da dire comunque che in queste ultime settimane si stanno moltiplicando offerte e sconti un po’ ovunque. Anche nelle grandi mecche degli acquisti che fino a qualche anno fa non avrebbero mai osato queste politiche. L’obiettivo è quello di cercare di accaparrarsi prima della concorrenza i pochi soldi che le famiglie spenderanno per i regali da mettere sotto l’albero. Chi prima inizia a esporre i cartelli dei saldi, più vendite riuscirà a portare a casa. E il richiamo alle abitudini d’Oltreoceano è un modo per far diventare più cool lo shopping sottocosto prenatalizio.
Sandra Riccio
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Dopo il tacchino, gli acquisti. Terminato il Thanksgiving, gli americani si preparano alla maratona dello shopping che come da consuetudine li attende l’ultimo fine settimana di novembre. Si parte col Black Friday, primo giorno del tour de force di saldi nei negozi o su Internet – sino al 70% – che aprono ufficialmente la stagione degli acquisti natalizi.
Le città degli Stati Uniti si trasformano in mecche dello shopping, con veri e propri pellegrinaggi da parte di milioni di consumatori disposti a lunghe code all’addiaccio pur di non perdere la pole position. Quest’anno le attese sono elevate, grazie anche alla ritrovata spinta della locomotiva americana, come dimostrano gli ultimi dati macroeconomici. Le previsioni parlano di 140 milioni di “shoppers” pronti a mettere mano ai portafogli nei negozi, per un totale di 50 miliardi di dollari generati nell’intero fine settimana. Una manna, dal momento che il weekend dopo il Ringraziamento rappresenta a sua volta un barometro dello stato di salute del Paese, ancor più perché negli Usa i consumi contribuiscono per oltre i due terzi alla realizzazione del Pil.
La crisi del resto sembra ormai alle spalle, e gli americani sono pronti a recuperare quelle spinte consumistiche scritte nel loro Dna, ma a cui hanno dovuto mettere le briglia gli anni passati. Howard Davidowitz, analista del commercio al dettaglio, spiega che la gran parte del volume d’affari sarà realizzato online e che i segmenti più redditizi saranno quelli del lusso, dei prodotti per la casa e delle vetture. Inoltre, a riempire le casse degli esercenti, contribuiranno in particolare i benestanti: «Il 10% dei più ricchi contribuisce ormai al 50% della spesa complessiva – prosegue Davidowitz – La situazione della classe media non è ancora così buona e per questo molti puntano alle grandi occasioni».
Nonostante ciò la fiducia è maggiore rispetto al passato, non fanno paura neppure il maltempo e gli appelli a boicottare lo shopping giunti da alcune personalità, in segno di protesta per i fatti di Ferguson. E non solo riguardo al fine settimana, ma per l’intera stagione dello shopping natalizio, in cui sono attese vendite per 619,9 miliardi di dollari, secondo i dati della National Retail Federation, ovvero il 4,1% in più rispetto allo scorso anno e il massimo dal 2011. Il Black Friday, il venerdì nero, è così chiamato perché per la gran parte degli esercizi commerciali è il momento in cui i bilanci annuali passano dal passivo all’attivo, ovvero dal rosso al nero.
È il giorno in cui si scatena l’inferno, con street ed avenue che diventano gironi danteschi, e dove le corse per conquistare gli oggetti del desiderio si trasformano talvolta in risse con tanto di feriti e, come accaduto negli anni passati, persino morti. Proprio per evitare incidenti, le grandi catene come Macy’s, Best Buy, e Toys R Us, hanno aperto i cancelli ai reduci del tacchino già ieri nel tardo pomeriggio. Si prosegue sabato con lo “Small business day”, iniziativa sponsorizzata da American Express che prevede promozioni e sconti volti a sostenere le attività dei piccoli esercenti di tremila distretti di tutti gli Stati Uniti. Ultima tappa è il “Cyber Monday”, il lunedì degli sconti online, anche se negli anni scorsi alcuni siti sono finiti ko per i troppi visitatori. Tanto che quest’anno i rivenditori hanno potenziato le piattaforme per agevolare il traffico online e consentire agli americani di riscoprirsi in pieno i grandi consumisti di sempre.
Francesco Semprini